Ultimo aggiornamento 19 Febbraio 2019 - 15:09
Nov 08, 2011 Pina D'Errico Ambiente 0
VICO DEL GARGANO – Fa discutere nella cittadina garganica il progetto che prevede la realizzazione degli impianti finalizzati al potenziamento dei servizi di raccolta. Da una parte c’è l’amministrazione comunale, che insieme a quelle di Peschici e Rodi Garganico, hanno costituito un’associazione intercomunale per la progettazione e la realizzazione dell’opera, dall’altro un comitato cittadino che ha avviato una petizione popolare al fine di far ritornare sulle proprie decisioni le tre amministrazioni.
A difendere la posizione dell’amministrazione vichese è l’assessore all’ambiente Massimo Fiorentino che si dice disponibile a ogni confronto per dimostrare la bontà del progetto e per correggere la disinformazione che, a suo parere, c’è sull’argomento:
“Il semplice fatto – ha spiegato l’assessore – di chiamare ‘discarica’ un impianto a supporto di una maggiore efficienza e por¬tato della raccolta differenziata dei Comuni è di per sé indice di una cattiva informazione”.
L’ ecocentro intercomunale introdurrebbe metodi innovativi di raccolta differenziata integrata e che sarebbe costruito in un’area di 80 mila metri di superficie, presso località “Agostinella”, nel territorio di Vico del Gargano di cui i tre comuni hanno già sottoscritto l’atto di acquisto il cui costo, di 240 mila euro, è a carico dell’amministrazione provinciale.
E l’oggetto della contestazione è proprio l’ubicazione dell’ecocentro, ritenuta “penalizzante per l’intera area” dai promotori del comitato e dai cittadini che stanno sottoscrivendo la petizione. Secondo il parere del Comitato il sito individuato non risponderebbe ai pa¬rametri di sicurezza previsti dalla normativa:
“Quella zona – spiegano i promotori della petizione – è nel cuore del Gargano, circondata da abitazioni, ville, agriturismo, camping, per questo temiamo che la presenza di una discarica possa danneggiare l’economia e l’ambiente, ancor di più inquinare le falde acquifere”.
Ma Fiorentino assicura che per il potenziamento della raccolta differenziata che i tre comuni si avviano a fare non sarà pagato nessun prezzo ambientale anche perché, aggiunge:
“il territorio e la sua salvaguardia sono più cari a noi che a chi protesta in modo strumentale”.
L’amministratore, infatti, sembra vedere nella contestazione in atto qualcosa che non c’entra con la difsa del territorio: “Temo che questa protesta – dice Fiorentino – abbia delle sfu¬mature politiche legate alla prossima consultazione amministra¬tiva più che un fondamento logico e scientifico”.
Ecco perché l’assessore apre al confronto con tutti coloro che nutrono perplessità purché il dialogo sia basato sull’onestà intellettuale dell’interlocutore: “L’amministrazione Damiani ha sempre fatto della condivisione e partecipazio¬ne, oltre che della trasparenza, un punto di forza e mai di debolezza”.
Al progetto inizialmente avevano aderito anche le amministrazioni di Ca¬gnano Varano, Carpino e Ischi¬tella e, come sito, era stato scelto un’area dismessa alle porte di ques’ultimo Comune. La delibera, che risale ad aprile scorso, prevede comunque che in futuro altri comuni possano aderire all’associazione al fine di conferire i loro rifiuti.
Pina D’Errico
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