Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Gen 22, 2014 Redazione Ambiente 0
Da anni ormai e da più parti si sperava in nuove risorse e in nuove norme per preservare e promuovere i borghi più belli del territorio. Ora la legge è arrivata. La palla passa ai Comuni che possono rilanciare l’economia gestendo al meglio le risorse.
E’ stata pubblicata nel bollettino ufficiale regionale n. 169 del 20/12/2013 la Legge regionale n. 44 “Disposizioni per il recupero, la tutela e la valorizzazione dei borghi più belli d’Italia in Puglia”. Una legge che mira al recupero e alla valorizzazione dei centri più caratteristici: quelli che hanno ottenuto il riconoscimento dal club “I borghi più belli d’Italia” o insigniti come sito Unesco, Città Slow, Bandiera Arancione e Borghi Autentici.
Nell’elenco dei borghi più belli della Puglia figurano Alberona e Bovino, Cisternino e Locorotondo, Otranto, Presicce, Specchia, Pietramontecorvino, Roseto Valfortore e Vico del Gargano, ma a questi andrebbero aggiunti tanti altri dal Gargano al Salento che presentano i caratteri paesaggistici tipici dei borghi meritevoli di valorizzazione. E con la legge regionale n. 44 del 20/12/2013, ingenti risorse comunitarie possono essere utilizzate in questo senso.
È da notare che sono ammessi a contributo regionale gli interventi proposti anche da soggetti privati, purché finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, alla riqualificazione urbana, alla conservazione e al restauro del patrimonio edilizio e degli spazi liberi.
Non solo, all’assegnazione dei contributi, oltre agli interventi finalizzati alla conservazione, al recupero, al restauro delle aree e degli immobili pubblici, è data priorità anche “a infrastrutture atte a migliorare la connettività alla rete internet e alla rimozione di elementi architettonici e di arredo urbano in contrasto con la peculiarità dei borghi, nonché alla incentivazione di reti intercomunali finalizzate alla valorizzazione dei borghi storici”.
Ora tutto dipende dai Comuni che per beneficiare dei finanziamenti ogni anno devono presentare alla Giunta regionale un programma di riqualificazione del borgo storico. A loro spetta il compito di saper gestire quei fondi che serviranno a combattere il degrado urbano, ma anche a rilanciare dal punto di vista turistico realtà locali e a creare sviluppo e occupazione.
La Redazione
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