Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Lug 26, 2014 Redazione Ambiente 0
Dalla Regione Puglia arriva il via libera al progetto che prevede il trasferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati via treno. Una sperimentazione che partirà da alcuni Comuni del Gargano e che consentirà di ridurre l’impatto e dimezzare i costi.
Traghettare l’immondizia a bordo di convogli ferroviari per rendere il trasporto dei rifiuti più compatibile con l’ambiente e per ridurre i costi. Un sistema questo già sperimentato in alcuni Paesi europei come Svizzera, Olanda, Danimarca, Germania, ma mai in Italia. Ad utilizzarlo ora, per la prima volta in Italia, saranno i Comuni del Gargano appartenenti all’ARO 5 di Foggia: Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Peschici, Rodi Garganico, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico e Vico del Gargano.
Elaborato dalla srl Ferrovie del Gargano, in collaborazione con le amministrazioni comunali interessate, il progetto ha ottenuto nei giorni scorsi l’ok della giunta regionale, ed è stato presentato ieri in conferenza stampa a Bari dal presidente Nichi Vendola, insieme agli assessori all’Ambiente e ai Trasporti, Lorenzo Nicastro e Giovanni Giannini, al presidente di Ferrovie del Gargano, Vincenzo Scarcia, e ai sindaci dei Comuni coinvolti.
Ecco come funzionerà il nuovo sistema di trasporto dei rifiuti. La raccolta dei rifiuti indifferenziati urbani prodotti dai Comuni garganici interessati avverrà presso due centri di compattazione: quello di Apricena-San Severo e quello di Ischitella (qui è in fase di costruzione un centro di conferimento, pressatura e trasferenza dei rifiuti solidi urbani in un’area della zona industriale del comune garganico). Da questi due centri partirà il trasferimento dei rifiuti che, attraverso la linea ferroviaria San Severo-Rodi-Peschici, raggiungeranno l’interporto di Cerignola, per il successivo conferimento in discarica. In questo modo viaggeranno in treno scarti pari a 31mila tonnellate.
La realizzazione del progetto comporterà per Ferrovie del Gargano un investimento di circa 17 milioni di euro, mentre la Regione Puglia metterà a disposizione un milione e mezzo di euro, provenienti da fondi Fesr, per l’adeguamento delle infrastrutture e l’acquisto dei container.
I vantaggi di questo sistema, come ha sottolineato l’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini durante la conferenza stampa, sono lampanti per quanto riguarda i costi: 20 euro e 10 centesimi per il trasporto “su ferro” contro 47 euro a tonnellata per il trasporto “su gomma”. Ma a questi vantaggi si aggiungono anche quelli riguardanti l’ambiente, con la riduzione delle emissioni di Co2, e la manutenzione delle strade.
Tra i “pro” del progetto però c’è anche un altro aspetto da non sottovalutare ed è quello importantissimo che riguarda la legalità, come ha voluto sottolineare il Presidente Nichi Vendola:
“Sappiamo quanto la parcellizzazione del trasporto dei rifiuti sia organica a interessi criminali. Avere un vettore unificato che trasporta i rifiuti di tutto il territorio garganico lungo un percorso di 120 chilometri, significa avere una capacità di controllo sul ciclo dei rifiuti inconcepibile con il sistema di trasporto precedente. Questo sistema rappresenta una soluzione avanguardistica, che mi auguro ci aiuti ad avere anche maggior cura di un territorio delicato come quello del Gargano”.
Il nuovo sistema, che nel Gargano dovrebbe diventare realtà entro gli inizi del 2015, potrebbe essere l’anticamera di un’operazione destinata a allargarsi al resto del tacco d’Italia. L’idea della Regione infatti è quella di estendere il progetto anche in altre zone della Puglia, come ad esempio nell’area dell’Alta Murgia.
La Redazione
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