Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Lug 04, 2014 Redazione Ambiente 0
Individuate all’interno della vegetazione del Parco Nazionale del Gargano quattro nuove associazioni, ovvero comunità di specie, di Daphne sericea.
Daphno sericeae-juniperetum oxycedri, anemono apenninae-quercetum ilicis, cyclamino hederifolii-quercetum virgilianae daphnetosum sericeae, daphno sericeae-quercetum cerris. Sono questi i nomi, impronunciabili, delle nuove associazioni, le ultime di oltre 20 esclusive del Gargano, emerse in sette anni di ricerche fitosociologiche dal gruppo di lavoro coordinato dal prof. Emerito Edoardo Biondi, dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, del quale fanno parte Nello Biscotti e S. Casavecchia.
A soli tre mesi dalla notizia del ritrovamento nel territorio del Gargano di una nuova pianta a livello nazionale, la Cerinthe retorta Sibth. & Sm, ecco arrivare in questi giorni la comunicazione al Presidente del Parco Nazionale del Gargano, l’Avv. Stefano Pecorella, di un’altra importantissima scoperta che testimonia il patrimonio di indiscutibile ricchezza del Parco Nazionale del Gargano e che svela altri tratti della complessa struttura del paesaggio forestale dell’Area Protetta.
“Scoprire una nuova associazione – ha spiegato il botanico Nello Biscotti – significa aver scoperto una composizione (in termini statistici) di specie di una cerreta o di un arbusteto che è unica e diversa da tutte le altre. Si può comprendere il valore, il significato della scoperta di ‘nuove associazioni’, da intendersi come altri tasselli mancanti per capire come si strutturano e funzionano gli ambienti (ecosistemi)”.
Le scoperte sono emerse nello studio dei boschi che interessano il quadrante sud-occidentale, più caldo, del Gargano (territorio di Mattinata/Riserva Monte Barone). Questi boschi sono risultati sorprendentemente segnati da un arbusto che solo qui è presente nel Gargano
“E’ questa la particolarità – aggiunge Biscotti – una stessa specie che può essere l’elemento strutturale di diverse formazioni”.
Come spiegato dagli studiosi, l’arbusto Daphne sericea (Dafne olivella), è una specie sempreverde che può raggiungere circa 2 m di altezza. Presente nella parte centrale e orientale del bacino del Mediterraneo europeo (Italia, Grecia e Turchia), in Italia la sua gamma di distribuzione è discontinua (zone costiere tirreniche tra Toscana e Campania, Arcipelago delle Isole Egadi a Marettimo in Sicilia). In Appennino, è sporadicamente presente nelle montagne abruzzesi. Diversamente è presente nel resto d’Italia solo sul Gargano e Isole Tremiti.
L’anteprima di questa scoperta è in corso di pubblicazione sul prossimo numero della rivista scientifica internazionale “Plant Biosystem” – The Daphne sericea Vahl vegetation in the Gargano promontory (Southern Italy).
La Redazione
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