Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Dic 17, 2014 Redazione Ambiente 1
Dai 6 mesi ai 3 anni e 9 mesi di reclusioni. Queste le pene per 9 imputati giudicati con rito abbreviato nel processo ‘Black Land’, l’inchiesta sul traffico di rifiuti della Campania sversati in provincia di Foggia.
È la sentenza pronunciata stamattina davanti al Gup del Tribunale di Bari, Marco Galesi, che con queste pene ha riconosciuto colpevoli quasi tutti gli imputati del troncone barese del processo. Due gli imputati assolti: l’amministratore della Edil C, Giuseppe De Nittis, e l’autotrasportatore Francesco Di Leno, anche se quest’ultimo è stato condannato a sei mesi, con pena sospesa, per un singolo episodio di sversamento di rifiuti.
La condanna più elevata (3 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione) è stata inflitta all’imprenditore foggiano Gerio Ciaffa, proprietario di alcuni dei terreni in cui venivano sversati rifiuti, che ha comunque subito uno sconto rispetto ai 4 anni e 6 mesi chiesti dal pm.
Il giudice ha riconosciuto un risarcimento provvisionale di 20mila euro a tutti i Comuni che si erano costituiti parte civile (Cerignola, Apricena, Ordona, Carapelle, Trani), ma anche al Consorzio di Igiene Ambiente Foggia 4. Oltre al risarcimento dei danni, i 9 condannati a pene detentive dovranno rifondere le spese processuali.
L’accusa contestata agli imputati da parte dei pm della Dda di Bari Renato Nitti e Giuseppe Gatti è di aver “gestito abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali conferiti da ditte campane, trasportandoli e smaltendoli illecitamente nelle province di Foggia, Bari, Benevento e Potenza”.
Per quanto riguarda l’altro troncone del processo, che vede imputate tre persone fisiche (i campani Arminio e Di leso e il foggiano Caruso) e quattro società (una campana e tre della provincia di Foggia), questo riprenderà a Foggia il prossimo 8 gennaio con la discussione di questioni preliminari.
L’operazione ‘Black Land’, messa a segno dai carabinieri del comando provinciale di Foggia e del Noe di Bari l’11 aprile scorso, portò a galla un traffico di rifiuti che dalla Campania sarebbero stati trasportati e sversati nella provincia di Foggia. Tra i siti dove sarebbero stati tombati i rifiuti anche un’ex cava di Ordona dove sarebbe stato interrato il maggior quantitativo di rifiuti campani.
Tutte le condanne: 3 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione a Gerio Ciaffa; 2 anni e 4 mesi a Giuseppe Zenga; 2 anni, 6 mesi e 20 giorni a Giuseppe Gammarota; 2 anni e 2 mesi a Donato Del Grosso; 2 anni, 2 mesi e 20 giorni a Gianluca Cantarelli; 2 anni e 6 mesi a Donato Petronzi e Michele Brandonisio; 2 anni e 4 mesi a Claudio Durante; 2 anni, 4 mesi e 20 giorni a Francesco Pelullo.
La Redazione
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Nel comune di ischitella località piano verte a parte le 4 balene seppellite ce di tutto e dipiu macerie edilizie non differeziate con relativo dissesto ambientale nassuno controlla certe discariche autorizzate da chi??