Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Set 28, 2016 Redazione Ambiente 0
La raccolta differenziata in Puglia non arriva al 26% contro un obbligo di legge del 65%. Le percentuali più basse si registrano in provincia di Foggia, Taranto e Lecce
In Puglia la produzione dei rifiuti è diminuita dal 2010 al 2014, in linea con i dati nazionali e con i consumi delle famiglie, ma la raccolta differenziata negli anni considerati risulta al di sotto degli obblighi di legge: rappresenta infatti solo il 25,9% del totale dei rifiuti prodotti quando la legge invece ne prevede il 65%. I rifiuti insomma finiscono in gran parte in discarica.
A fornire i dati è il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ascoltato in senato dalla commissione Ambiente circa la situazione nelle regioni nel mezzogiorno.
“La raccolta differenziata nella Regione Puglia nel 2014 ammonta a 493.741 tonnellate – ha detto il ministro – Tale quantità rappresenta solo il 25.9 % del totale dei rifiuti prodotti”.“A luglio 2016 la differenziata è salita al 33.99%, ma il livello della raccolta è ancora modesto. La valorizzazione energetica appare esigua, mentre il ricorso alla discarica risulta predominante”.
La percentuale di raccolta differenziata più elevata, riferisce il Ministro, si è avuta nella Provincia di Brindisi (47,7 %) mentre le percentuali più basse si registrano a Lecce (19,9%), Taranto (18,8%) e Foggia (18,2%).
Galletti ha poi ricordato la delibera dell’Anac di quest’anno che denunciava come i Comuni continuino a prorogare gli affidamenti dei servizi di trattamento, senza fare le gare previste dalla legge.
In Puglia non mancano gli impianti di smaltimento: “Nove di compostaggio, 1 di digestione anaerobica, 13 di trattamento meccanico biologico (TMB), 1 di incenerimento, 14 discariche”. Tuttavia, fa notare Galletti “la gestione dei rifiuti nella Regione Puglia si contraddistingue per il ricorso, da parte di Regione e Comuni, alle ordinanze urgenti, per derogare a disposizioni di carattere tecnico relative ad alcuni impianti e per consentire la parziale delocalizzazione delle attività di trattamento al di fuori dell’ATO di produzione. La maggior parte dei Comuni, invece, ha emesso le ordinanze per prorogare l’affidamento del servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti urbani”.
Il ministro ha ricordato come la Puglia abbia varato ad agosto una legge regionale che riorganizza la gestione dei rifiuti con un’unica Autorità di ambito ottimale (Ato), superando la frammentazione precedente.
“L’obiettivo europeo e anche nazionale – ha ricordato Galletti – è del 65% di raccolta differenziata. Mi aspetto che in tempi brevi la Puglia metta in atto tutte le azioni necessarie per cogliere questo obiettivo”.
La Redazione
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