Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Gen 08, 2012 Redazione Attualità 0
Non bastava il danno dei treni notturni soppressi, dei collegamenti con il nord cancellati, dei licenziamenti e dell’aumento delle tariffe. Ora anche la “beffa”. Perché questo sembra essere la mossa di Trenitalia nei confronti dei pugliesi.
Un mese fa la scoperta che insieme all’orario ferroviario invernale (quello “incriminato” per la soppressione dei collegamenti diretti notturni tra Puglie e Nord Italia) era stato introdotto anche una lievitazione delle tariffe tra il 50% e il 63%. Una brutta sorpresa che aveva innescato le proteste della Regione Puglia a cui era seguito pure un dietrofront di Trenitalia: l’azienda aveva, infatti, fatto sapere che dal 23 dicembre sarebbero state reintrodotte le vecchie tariffe con un supplemento «Alta Velocità» da Bologna a Milano. Un atto che il presidente della Regione Puglia aveva commentato anche come “una buona notizia, un passo importante nella controversia con Trenitalia, l’esito di una lunga e complessa trattativa”.
Macché, da quel giorno in realtà non è cambiato niente. O meglio, esiste una nuova formula di tariffa integrata Trenitalia, chiamata «Treni notte + AV» (AV sta per alta velocità), con un prezzo ridotto (sempre più alto però della vecchia tariffa, esempio: se fino al 10 dicembre scorso il biglietto da Lecce-Milano costava 60 euro, con la nuova tariffa integrata si pagherà 66,80 euro), ma con un piccolo particolare: i biglietti a tariffa ridotta sono a disponibilità limitata, talmente limitata che possiamo scordarci di beccarne uno.
Navigando sul sito di Trenitalia si ha la conferma che questi “biglietti della fortuna” sono esauriti: chi, fino a stasera, ha tentato di acquistare un biglietto on line da Lecce a Milano per i prossimi giorni, si è ritrovato a dover pagare ancora le tariffe entrate in vigore col nuovo orario invernale: cioè 93 euro, invece di 66,80 euro. Senza sconti dunque. Stesso discorso se si prova a cambiare le date. E stesso discorso se si chiama il call center (89.20.21, costo 54 centesimi per minuto + 30 centesimi alla risposta). L’operatore ci rende noto che i biglietti scontati sono terminati. Quanti erano quelli disponibili, non è dato saperlo.
“Non escludiamo nessuna iniziativa, anche giudiziaria nei confronti di Trenitalia”: è l’ipotesi avanzata dal presidente della Regione Puglia con una nota diffusa oggi. Nichi Vendola ha spiegato come “le scelte compiute da Trenitalia stiano spaccando l’Italia in due pezzi creando, di fatto, viaggiatori di serie A e viaggiatori di serie B”.
La possibilità di promuovere una class action, si apprende sempre dalla nota, sarà esaminata, insieme ad altre iniziative, durante un incontro che il governatore pugliese terrà martedì 10 gennaio con i consumatori, in particolare con l’Istituto pugliese per il consumo (associazione che raccoglie tutte le associazioni dei consumatori pugliesi), le associazioni datoriali e i sindacati. Obiettivo: individuare ogni possibile strumento per salvaguardare il trasporto pubblico ferroviario e il diritto alla mobilità dei cittadini e delle imprese pugliesi.
La Redazione
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