Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Gen 22, 2013 Redazione Attualità 3
Salvaguardare e valorizzare i siti archeologici del territorio di Ischitella. Questo il principio alla base del Protocollo d’intesa firmato ieri mattina presso il comune di Ischitella.
L’intento del documento, siglato dal Presidente del Parco nazionale Avv. Stefano Pecorella, il Sindaco di Ischitella Dott. Piero Colecchia e il Presidente dell’Associazione culturale “G.P.R. Gruppo Ricerche Puglia” Dott. Giuseppe Compagni, è chiaro: sviluppare forme di collaborazione tra il Comune di Ischitella, il Parco Nazionale del Gargano e l’Associazione G.P. R. Gruppo Ricerche Puglia.
“Ho voluto fortemente questo accordo di programma – è stato il commento del Presidente del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella – perché il territorio di Ischitella, come dimostrano le straordinarie scoperte degli ultimi anni, è una vera e propria miniera archeologica e culturale il cui prezioso patrimonio non può e non deve essere depredato o essere abbandonato in qualche oscuro stanzino”.
Il riferimento è soprattutto alla località Monte Civita, la località del territorio di Ischitella su cui si estende una vasta necropoli che, stando ai reperti esaminati, risalirebbe a un periodo compreso tra il V e il IV secolo a.C.
Il documento in questione ora vuole tutelare, conservare e valorizzare questo come altri patrimoni culturali del territorio locale, fermando i fenomeni di degrado, favorendo il turismo culturale e stimolando una nuova occupazione qualificata. Per fare questo però sarà necessario, secondo Pecorella, diventare autonomi e cominciare a progettare interventi utili e sensati anche andando alla ricerca di finanziamenti per la loro realizzazione. E la proposta del Presidente in questo senso guarda ai giovani:
“Queste ricchezze sono la linfa vitale per rimettere in moto l’economia locale e a Ischitella ci sono amministratori, professionisti e ragazzi in grado di cambiare il corso della storia di quel pezzo di territorio inascoltato per troppo tempo ed abbandonato al proprio destino”.
Dal canto suo il sindaco Piero Colecchia ha rilanciato la creazione di un Centro Visita, opportunamente collegabile allo sfruttamento della ricerca archeologica, che illustri la storia archeologica del comprensorio e la realizzazione di un ecomuseo (ai sensi della Legge Regione Puglia 06 luglio 2011, n. 15, pubblicato sul BURP n. 108 08 luglio 2011).
“Credo che questi obiettivi – ha concluso Colecchia – con la forza di volontà e la concretezza dimostrata negli ultimi tempi dall’Ente Parco, non sono affatto chimere irraggiungibili”.
La Redazione
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io sul monte ci vado ogni anno,fino a quando molti si sono appropriati del sito, facendo loro tutto ciò che hanno trovato, io ho trovato e ho lasciato sul luogo ogni cosa vista, resto di ciotolame, tombe a sacco e a cielo aperto, fotografate e mai toccate, peccato che i contadini abbiano fatto diventare quei luoghi dei rifugi per bestiame, (vedere grotta semi nascosta, abitata da animali , ho percorso a piedi in salita circa 2 km o + , ma quando sono arrivato lper la prima volta ho pensato subito ad un luogo dove la mente poteva spaziare nella fantasia, immaginando il popolo che avrebbe potuto abitare su quel monte, ciò che hanno provato Loro nel vedere giù il mare, la laguna di varano, con a sinistra Cagnano e Carpino e dall’altra parte del monte Ischitella, quel rigolo d7acqua che scendeva da quel sentiero che usciva dal bosco mi ha costretto a cercare, prima ho detto che non ho mai raccolto nulla, non è vero ho raccolto un minuscolo frammento di ceramica, simile a quella Etrusca, !!!,poi l’anno successivo lessi della grotta scoperta da 2 bambini, non salii +, l’ambiente non era + mio, altri l’anno contaminato.Io sono sempre dell’idea che meno gente sa + si protegge, vedete Madonna D’Elio e il suo parco, che disastro, vedete Cagnano Varano S.Nicola Imbuti, distrutto da vandali e ignoranti della storia che gli sta sotto i piedi, sono 20 anni che trascorro le mie ferie sul Gargano, a Foce Varano, e mplti non sanno quali potenzialità ha il territorio. grazie