Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 24, 2014 Redazione Attualità 0
Ad alimentare la bufera ora un partito di maggioranza come Realtà Italia che chiede chiarimenti in merito ai criteri di selezione dei candidati e ipotizza il ritiro del bando.
Le polemiche sul Concorso bandito dalla Regione Puglia per l’assunzione di 200 funzionari a tempo indeterminato non si placano neanche dopo la pubblicazione del bando. Continuano a far discutere i criteri di selezione. E questa volta le critiche arrivano da un partito della maggioranza come Realtà Italia.
Il movimento fondato da Giacomo Olivieri, che alle ultime elezioni primarie del centrosinistra per la nomina del candidato sindaco di Bari ha ottenuto 9mila voti, ha tenuto una conferenza stampa il 22 marzo 2014 nel Nicolaus Hotel di Bari. Ad incontrare i giornalisti il consigliere regionale Tommy Attanasio, portavoce nazionale di Realtà Italia e Antonio Buccoliero, entrambi consiglieri regionali, che hanno chiesto chiarimenti all’assessore regionale al personale, Leo Caroli.
Gli esponenti del partito durante la conferenza stampa hanno dichiarato che Realtà Italia chiederà l’istituzione di una commissione di inchiesta sui criteri usati per il concorso. Il punto è sempre lo stesso: i candidati del concorso che sono già dipendenti a tempo determinato della Regione Puglia. Nello specifico fa discutere il criterio secondo cui questi non debbano sostenere la preselezione costituita da due prove a test: apprendimento e attitudini.
Nel bando, infatti, che scade il prossimo il 16 aprile, riguardo ai titoli è prevista l’attribuzione di ben due punti per ogni anno di lavoro a tempo determinato svolto in Regione. Per ogni anno di lavoro invece svolto presso un altro ente, viene attribuito solo un punto. L’ipotesi dunque è che il bando voglia favorire chi è già dipendente dell’Ente regionale.
Per questo Realtà Italia chiede che il concorso debba prevedere pari condizioni di accesso a tutti, con particolare attenzione ai tanti giovani che hanno già chiesto di poter partecipare (sarebbero arrivate già 7 mila domande di partecipazione al concorso). Se, infatti, secondo Realtà Italia, la volontà della Regione è quella di stabilizzare i precari dell’ente (una possibilità non prevista attualmente visto il ritorno in vigore del comma 529 dell’art. 1 dell’ultima legge di stabilità), non si deve fare attraverso questo concorso.
I dubbi di Realtà Italia però riguardano anche la copertura finanziaria delle prossime assunzioni. Ad essere criticata inoltre è la richiesta, in piena crisi economica, a carico di ogni partecipante del concorso di versare 20 euro, corrispettivo economico che sostituisce l’eliminazione della carta da bollo.
Per tutte queste ragioni Realtà Italia chiede anche il ritiro del bando al fine di adeguarlo a criteri di assoluta imparzialità.
«Diversamente- dichiarano Attanasio e Buccoliero – si aprirebbe una profonda ferita nelle relazioni politiche con l’attuale maggioranza».
La Redazione
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