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Set 26, 2016 Redazione Attualità 0
Il WWF Foggia raccoglie la preoccupazione espressa da alcuni cittadini in relazione alle piante di ulivo sui balconi dell’edificio Benetton di Corso Vittorio Emanuele
Il WWF Foggia raccoglie la preoccupazione espressa da alcuni cittadini in relazione alle piante di ulivo sui balconi dell’edificio Benetton di Corso Vittorio Emanuele.
Il megastore fu inaugurato il 16 settembre 2010 alla presenza di Alessandro Benetton che dichiarò “Ci piace molto la scelta della pianta dell’ulivo come simbolo della nostra presenza e del nostro impegno nella città e in terra di Puglia”. A proposito del palazzo ospitante il mega negozio, nel relativo comunicato dell’azienda testualmente si leggeva: “La facciata diventa icona del paesaggio e della storia pugliese, attraverso l’utilizzo di piante di ulivo sospese in verticale come fluttuanti presenze naturali.”
Purtroppo oggi, evidenzia il WWF, la situazione appare diversa. Con la chiusura del megastore le piante sono rimaste prive di cura e ci si chiede se è il caso di trovar loro una sistemazione migliore. L’ulivo è una pianta tipica delle regioni a clima mite e, pertanto, viene coltivata in tutti i paesi del bacino del mediterraneo. In Italia è diffusa nelle zone del centro e del meridione.
La Regione Puglia tutela e valorizza gli alberi di ulivo monumentali, anche isolati, con la Legge Regionale n. 14 del 04.06.2007. La tutela degli ulivi non aventi carattere di monumentalità resta disciplinata dalla legge n. 144 del 14 febbraio 1951.
L’ulivo si presta ad essere coltivato anche in vaso, come pianta ornamentale che non perde mai le foglie, in quanto ha un apparato radicale piuttosto superficiale che non richiede terreni profondi, purché le vengano assicurate adeguate cure. Ad esempio, l’ulivo non teme la siccità se vive nel terreno, almeno per gli esemplari adulti. La pianta in vaso richiede invece maggiore attenzione: durante la stagione estiva potrebbe essere necessario annaffiarla se il terreno è particolarmente asciutto. Altri aspetti da considerare con attenzione sono la potatura e la concimazione. Essenziale rimane l’operazione di rinvaso da compiere ogni due tre anni durante i primi anni di vita. Man mano che la pianta si sviluppa aumenta l’intervallo di tempo fra i rinvasi ma si deve ovviamente valutare se il vaso è diventato insufficiente per le aumentate dimensioni. Sono proprio queste attenzioni che verosimilmente stanno mancando agli ulivi dell’edificio Benetton e che pongono l’interrogativo se sia il caso di ripiantarli, ovviamente utilizzando le opportune tecniche e cautele, preferibilmente in un luogo pubblico dove tutti possono fruirne.
Accogliendo anche il suggerimento di alcuni cittadini, per il WWF Foggia potrebbe essere “Parco San Felice” l’area adatta per la messa a dimora degli ulivi di Corso Vittorio Emanuele. L’auspicio è quindi che l’Amministrazione comunale di Foggia, analizzando la questione con i proprietari dell’edificio che ospita le piante, si renda parte attiva per il loro trasferimento nel Parco che, essendo una ampia area verde molto frequentata, risulta idoneo alla diffusione del messaggio di naturalità e cultura insito nell’ulivo.
La Redazione
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