Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Set 25, 2017 Redazione Attualità 1
L’allarme parte da Coldiretti Puglia che chiama in causa le Prefetture
Ronde degli agricoltori per difendere i propri campi. E’ quello che sta succedendo in Puglia in seguito ad un’impennata dei furti registrata nella regione. A rischio sono soprattutto uva, olive e mandere. L’allarme parte da Coldiretti Puglia che spiega come la siccità e le grandinate nei mesi scorsi abbiamo danneggiato i campi, rendendo merce preziosa i prodotti.
“I furti ormai sono praticamente quotidiani – denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne, mentre altri si sono affidati a istituti di vigilanza. Oltre alla perdita di reddito – precisa – a rischio è la stessa incolumità dei nostri agricoltori. Praticamente qui non si dorme più per presidiare la produzione”.
La gravità del fenomeno, difficilmente quantificabile, ha spinto l’organizzazione agricola a chiedere ripetutamente alle Prefetture sul territorio un intervento per il pattugliamento delle aree più sensibili, per contrastare il fenomeno quando sono in corso le campagne di raccolta di uva da tavola, da vino, mandorle e per l’imminente campagna olivicola, prodotti che fanno gola a gruppi criminali italiani e stranieri.
A proporre una soluzione alternativa che non contempla l’utilizzo di ulteriori forze di polizia, già sotto organico per il controllo del territorio urbano, è il Movimento 5 Stelle.
“Una possibilità per garantire maggiore sicurezza e controllo nelle campagne può essere ottenuta tramite l’utilizzo della tecnologia – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Attraverso un coordinamento, che può essere messo a punto anche dagli stessi Gruppi di Azione Locale (GAL) che raggruppano i singoli comuni in aree pressoché omogenee, si possono elaborare sinergie tra le guardie campestri, la polizia municipale e le molteplici vigilanze private a cui i singoli imprenditori agricoli, oramai esasperati, fanno sempre più affidamento erodendo ulteriormente i loro magri profitti”.
“Sembra qualcosa di avveniristico ma, in realtà, è più semplice di quanto si pensi – continua L’Abbate – ad illustrare questa eventualità fu il professor Francesco Contò, ordinario di Economia Agraria presso l’Università di Foggia, durante il convegno sui GAL tenutosi lo scorso febbraio a Polignano a mare (BA). Attraverso l’utilizzo di telecamere, il coinvolgimento diretto dei residenti nelle zone rurali – prosegue il deputato 5 Stelle – nonché l’applicazione delle moderne tecnologie oramai alla portata di tutti e con l’Ente pubblico in grado di allestire una centrale operativa di controllo a far da coordinamento, si potrebbero porre le basi per un pattugliamento immediato ed efficiente delle campagne, senza per questo intaccare il lavoro delle forze dell’ordine ma fungendo da loro sentinella sul territorio ed evitando, al contempo – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – inutili e faticose ronde che potrebbero sfociare in spiacevoli episodi che peggiorerebbero e complicherebbero gli scenari”.
La Redazione
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Commenti: “Furti di uva e olive in Puglia: gli agricoltori organizzano ronde nei campi”