Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Ott 04, 2017 Redazione Attualità 0
Così la Regione Puglia potrebbe aggirare la normativa sugli aiuti di Stato e avviare i lavori di allungamento della pista dello scalo foggiano
In attesa di ospitare gli aerei di linea, il Gino Lisa diventerà sede di unità della Protezione Civile pugliese e base per i fire boss e i canadair destinati alla lotta agli incendi boschivi sul Gargano e sui Monti Dauni, le zone a più alta densità boschiva della Puglia.
Sarebbe questo l’oggetto della delibera approvata dalla Giunta della Regione Puglia sul futuro dell’aeroporto foggiano che sarà presentata dal presidente Michele Emiliano venerdì 6 ottobre presso l’aeroporto di Foggia. Alla conferenza stampa parteciperanno anche l’assessore regionale al Bilancio Raffaele Piemontese, l’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia, e lo stesso assessore regionale ai Trasporti, Antonio Nunziante.
Una presentazione che avverrà tre giorni prima della riunione monotematica sul Gino Lisa convocata dal presidente del Consiglio Comunale di Foggia, Luigi Miranda, e concordata con l’assessore Nunziante. Riunione alla quale erano stati invitati anche Emiliano, gli altri assessori regionali, esponenti istituzionali e sindacali, e tutti i sindaci della Provincia di Foggia.
Colpi di teatro a parte, finalmente sembra arrivare una soluzione per la questione del Gino Lisa. In questo modo la Regione Puglia potrà aggirare infatti la normativa sugli aiuti di Stato e avviare i lavori di allungamento della pista dello scalo. I 2 mila metri di pista dunque saranno utili per i canadair ma anche per i voli di linea. Lo scalo foggiano è una struttura strategica non solo per la Capitanata, ma anche per il Molise e una parte della Campania. Appena la pista sarà pronta il Gino Lisa potrà prendersi il suo ruolo. Le compagnie low cost sarebbero già pronte ad investire sullo scalo dauno.
Invita alla cautela il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta, che ricorda “tante soluzioni più o meno ‘bizantine’ per restituire a Foggia uno scalo aeroportuale moderno e funzionante”. “Tante ipotesi naufragate nell’era Vendola che abbiamo sempre accolto con speranzoso entusiasmo. Oggi, quindi, non possiamo che esprimere una prudentissima soddisfazione per la notizia di una strada, individuata dalla Giunta regionale”.
Così però spiega Gatta “la quota di cofinanziamento potrebbe scendere al 5% e gli imprenditori della Capitanata sarebbero chiamati ad investire solo 700 mila euro. Questo è il percorso che Emiliano vorrebbe attraversare e che, comunque, al pari di quelli precedenti, dovrà passare al vaglio della Commissione Europea. Noi – conclude Gatta – continueremo a vigilare affinché non si tratti, ancora una volta, di fumo negli occhi dei cittadini, più volte illusi e delusi dalle promesse della politica regionale degli ultimi dodici anni”.
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