Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Ott 11, 2017 Redazione Attualità 0
Alla Regione Puglia sono stati assegnati 115 milioni di euro: gli interventi in programma consentiranno di adeguare le reti di Ferrovie del Sud Est, Ferrotranviaria e Ferrovie del Gargano agli standard di sicurezza della rete nazionale
Trecento milioni di euro per mettere in sicurezza le ferrovie regionali. Dopo la piattaforma operativa definita alla fine del 2016, prende il via il piano nazionale della sicurezza ferroviaria per allineare gli standard di sicurezza delle ferrovie regionali a quelli della rete nazionale.
Nella giornata di ieri, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, sono state firmate con 7 Regioni le prime convenzioni per la realizzazione di interventi sulle reti ferroviarie regionali interconnesse, con l’assegnazione di 237 milioni di euro complessivi. Nei prossimi giorni però saranno siglate le convenzioni con altre tre regioni.
“C’erano diverse situazioni che andavano sanate e con queste convenzioni iniziamo un percorso che ci porterà ad adeguare gli standard di sicurezza di queste ferrovie a quelli della rete nazionale”, ha spiegato il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. “Inoltre stiamo predisponendo l’assegnazione di 398 milioni per le linee regionali isolate. Per queste – conclude il ministro – abbiamo messo a disposizione altri 398 milioni e abbiamo già chiesto alle Regioni di individuare i progetti prioritari”. “Oggi dedichiamo questa firma a coloro che, per problemi di sicurezza, sono mancati. Avevamo preso questo impegno per supplire a questa antica carenza, anche se oggi non possiamo restituire niente di più che un impegno onorato”.
La dotazione finanziaria complessiva, 254.220.000 considerando che 45.780.000 sono stati accantonati per possibili interventi futuri, è stata ripartita tra le 10 regioni interessate dalle linee interconnesse con la linea nazionale e che sono passate sotto il controllo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria: Puglia (alla quale sono stati assegnati 115,2 milioni di euro), Emilia Romagna (50,5 milioni di euro), Campania (46,6 milioni di euro), Abruzzo (15,6 milioni), Piemonte (11,8 milioni), Lombardia (5,6 milioni), Toscana (2,4 milioni), Friuli Venezia Giulia (966.000 euro).
La fetta più grossa quindi va alla Puglia (45%), all’Emilia Romagna (20%) e alla Campania (20%). Per iniziare a spendere i soldi, però, era necessaria la firma delle convenzioni tra Ministero e Regioni, assaggio che è avvenuto ieri, dopo l’individuazione dei progetti che potranno accedere alle risorse.
Le regioni hanno due anni di tempo per allineare gli standard di sicurezza delle ferrovie regionali a quelli della rete nazionale. La attuazione degli interventi procederà secondo lo stato di avanzamento dei progetti tra le regioni e i progetti riceveranno una valutazione ex ante da parte dell’Agenzia nazionale per la Sicurezza ferroviaria Ansf. Al termine dei lavori l’Ansf verificherà ex post l’adeguatezza degli interventi agli standard previsti, anche ai fini del superamento delle attuali prescrizioni all’esercizio.
Gli interventi programmati riguardano principalmente l’adeguamento tecnologico delle infrastrutture: impianti di segnalamento più moderni, installazione di sistema Controllo Marcia Treno che blocca il treno in caso di conflitto con altri convogli, ma anche interventi fisici, come la messa in sicurezza dei passaggi a livello.
Si tratta di un’operazione iniziata a settembre del 2016, quando sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto del Mit che ha fatto transitare 41 linee regionale sotto la vigilanza dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria (le ferrovie ex concesse e le reti isolate fino ad allora erano invece di competenza dell’Ustif, un organismo controllato dal Ministero). Questo si è tradotto nell’obbligo per queste ferrovie e i loro gestori di adeguarsi agli standard europei in materia di sicurezza e tecnologia e raggiungere i livelli della rete gestita da Rfi. Per questo è stato necessario mettere a disposizione delle Regioni nuovi fondi. Secondo le stime dell’Agenzia sarebbero stati necessari 600 milioni di euro per la messa in sicurezza delle ferrovie ex concesse, ma il Ministero per ora ne ha trovati la metà: 300 milioni di euro ripartiti dal Cipe a fine 2016.
Tra le linee regionali della Puglia passate sotto la vigilanza dell’Ansf c’è anche la tratta Bari-Barletta di Ferrotramviaria spa, la linea tragicamente nota per l’incidente ferroviario avvenuto nel luglio del 2016 in cui hanno perso la vita 23 persone. Il decreto del Mit però sarebbe stato in programma da tempo, già prima della strage dei treni tra Andria e Corato.
Ora per la la linea Bari- Barletta sono previsti i seguenti interventi: installazione del SST (Sotto Sistema Terra) e del SCMT (Sistema Controllo Marcia Treno) per la tratta Bitonto-Barletta; attrezzaggio dell’infrastruttura esistente nella tratta FNB (Ferrovie Nord Barese) Fesca San Girolamo – Binario 5 Ovest di RFI con un sistema blocco conta assi, Sistema Controllo Marcia del Treno e adeguamento degli impianti esistenti dell’ACEI di Bari Centrale Rfi e Apparato Centrale Computerizzato Multistazione di Fesca San Girolamo FNB, Rimodulazione delle distanze dei PBA (posto di blocco automatico), rimozione del sistema Train Stop ed attrezzaggio con sistema Sistema Controllo Marcia del Treno della tratta a doppio binario esistente Fesca San Girolamo – Cecilia della linea ferroviaria Bari-Lamasinata-Quartiere San Paolo.
La convenzione della Puglia comprende anche interventi sulle reti delle Ferrovie del Sud-Est e delle Ferrovie del Gargano. Tra gli interventi sulla rete delle Ferrovie del Sud-Est è programmato il completamento intera rete FSE con Sistema Controllo Marcia del Treno sottosistema di terra, l’adeguamento tecnologico delle apparecchiature di Passaggi a Livello e automazione di 26 Passaggi a Livello, installazione di dispositivi di verifica della temperature delle boccole).
Gli interventi sulla rete delle Ferrovie del Gargano riguardano in particolare la tratta Ischitella – Peschici dove è necessaria l’implementazione del Sistema Controllo Marcia Treno e la messa in sicurezza di 11 passaggi a livello funzionali all’attivazione dell’impianto Sicurezza Controllo Marcia Treno.
“La sicurezza ferroviaria in Puglia non è più solo un doveroso adempimento – ha dichiarato il presidente della Puglia, Michele Emiliano – è un obbligo per ricordare le 23 vittime dell’incidente ferroviario di Corato e per evitare che una simile tragedia possa ripetersi. Sarà dura, perché le leggi attualmente in vigore sono farraginose e rendono complesso l’adeguamento delle linee ferroviarie, ma chiederò un sacrificio particolare a tutti i sindaci e soggetti che devono partecipare alle conferenze di servizio proprio per rendere l’investimento di questi 115 milioni il più rapido possibile. Dobbiamo farlo in due anni e dobbiamo farlo anche con l’aiuto delle ferrovie che gestiscono le nostre linee. Questa impresa è necessaria e doverosa e deve realizzarsi in tempi rapidi”.
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