Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Dic 11, 2017 Redazione Attualità 3
Un albero di Natale realizzato con i pallet, ma le polemiche non si sono fatte attendere
Restando fedeli alle parole di Oscar Wilde “Nel bene o nel male, purché se ne parli”, l’albero di Natale che svetta nella piazza centrale di Ischitella ha già centrato il suo obiettivo: far parlare di sé. Protagonista della scena ancora prima di essere completato, da giorni l’opera è sulla bocca di tutti, dalla piazza reale a quella virtuale, diventando quasi un “pour parler” in mancanza di altri argomenti.
Sia chiaro, anche in passato la cittadina non si è mai fatta mancare le polemiche in merito agli addobbi natalizi (quando c’erano), ma il riscontro negativo di quest’anno sembra non avere precedenti, complice quella sensazione di apparente onnipotenza che invade alcuni internauti dietro le tastiere.
Cos’ha di particolare quest’albero di Natale? Posizionato davanti alla fontanina centrale, è totalmente realizzato con dei bancali gentilmente prestati da un’azienda locale, pertanto a costo zero per le casse del Comune e per i cittadini. A metterlo in piedi, anche sotto la pioggia, è stato un gruppo di volontari in collaborazione con l’amministrazione comunale che, per la prima volta nella storia di Ischitella e in linea con tanti altri comuni italiani, ha scelto di proporre un albero alternativo, nel segno del riciclo e dell’ecosostenibilità. Terminate le feste infatti i bancali utilizzati per l’albero torneranno all’azienda.
L’albero di pallet però non è entrato nel cuore di tutti i cittadini. È bastata la pubblicazione su Facebook di due foto dell’albero ancora in via di allestimento per scatenare le critiche: “è brutto”, “è osceno”, “è orribile”, “si può fare un falò”, alcuni tra i tanti commenti espressi. I più conservatori hanno rimpianto l’albero della tradizione, altri hanno disprezzato l’estetica dell’albero, altri ancora hanno scambiato l’opera per una semplice catasta di legna. Molti invece hanno trovato originale l’idea moderna dei pallet congratulandosi con coloro che si sono adoperati per realizzare l’opera.
Le critiche si sono in parte spente con il calar della sera quando la costruzione viene illuminata dalle tante luci natalizie installate dai volontari. Ma a placare le polemiche è stato anche il messaggio anticonsumistico che porta con sé l’albero, spiegato a mezzo social da alcuni amministratori: l’albero di Natale fatto con i bancali è un omaggio ad una delle attività che fanno girare l’economia ischitellana, le fabbriche di motori elettrici.
Ed è così che tra quelli che ben comprendono quel messaggio c’è anche chi lascia un commento che ha finalmente il sapore del Natale. Come quello di Donatella Rosa, una giovane cittadina che, come tanti suoi compaesani, vive lontano da Ischitella per motivi di lavoro.
“Tante persone non sono di bello aspetto, poi ci parlo, sento la loro storia, cosa pensano, quali sono i loro valori e ai miei occhi diventano bellissime. Questo albero non sarà usuale, non è il classico albero che le città in cui le proloco funzionano regalano alla cittadinanza, non sarà luccicoso ma non si può dire che non racconti nulla. Rappresenta il nostro paese: semplice, umile, rude, con una maggioranza di donne e uomini che pur di arrivare a fine mese e donare un natale degno di questo nome ai propri figli, si alzano le maniche e lavorano nelle fabbriche di motori. Questo albero è speranza, è vita… perché se esistono persone che con poco ma con molta fantasia si adoperano per tutti, anche a costo di subire queste critiche (che sono lecite), vuol dire che non siamo perduti. E faremo sempre meglio. Bravi. Buone e serene feste a tutti”.
La Redazione
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Gentile Redazione,
è troppo semplice da parte vostra riportare i consensi e discriminare i dissensi. La polemica è nata perche alla base c’è semplicemente il non gusto, né più e né meno. Molti commenti sono stati travisati, compreso il mio, e sono state percepite sfumature che non c’erano e non potevano esser colte semplicemente da un commento. Se si è giunti al punto che esprimere un’opinione debba per forza celare dietro altri significati, e non essere quello che in realtà è, allora sarebbe meglio né più parlare e né più scrivere. Non c’è nessuna “sensazione di apparente onnipotenza che invade alcuni internauti dietro alle tastiere” e trovo questa frase demagogicamente ridicola e populista, soprattutto se scritta da un quotidiano online. Inoltre, ci sono stati commenti offensivi da parte degli apprezzanti dell’albero, i quali hanno invitato alcuni nostri concittadini domiciliati in altre regioni a rimanere nelle loro città. Ribadisco, troppo semplice far passare un’opinione per giudizio (chiamatela come volete), ma se a buona parte della popolazione non PIACE (ripeto PIACE) quest’albero, qualche domande sorge spontanea.
Cordiali saluti,
Angelo Valente.
Gentile Angelo Valente,
La invitiamo a leggere con attenzione l’articolo. Il “riscontro negativo” è palese, ma quella “sensazione di apparente onnipotenza che invade alcuni internauti dietro le tastiere” è rivolta a chiunque si accanisca su un qualsiasi tema, giudicando positivamente o negativamente l’oggetto in discussione. Se quell’espressione è apparsa fuorviante, ci dispiace. Siano sempre tutelate le opinioni.
Cordialmente
La Redazione
A Lanciano (Chieti) stessa cosa. ORRIBILE