Ultimo aggiornamento 1 Marzo 2021 - 19:47
Feb 06, 2021 Redazione Attualità 0
Le parole dell’ex assessore al verde pubblico del Comune di Vico del Gargano dopo l’annuncio del sindaco Michele Sementino
“Nessuno tocchi le tamerici di San Menaio”: queste le parole dell’ex assessore comunale Matteo Veloce dopo l’annuncio da parte del sindaco di Vico del Gargano in merito alla rimozione degli alberi e alla loro sostituzione con esemplari della stessa specie, un intervento che, secondo quanto spiegato dal primo cittadino, fa parte di un più complessivo intervento di riqualificazione del lungomare.
“Gli alberi rimossi sono Tamerici e sono malati. Le possibili e costose cure, secondo il parere degli esperti, in questi casi si rivelano un rimedio momentaneo o del tutto inefficace” aveva evidenziato il sindaco nel suo comunicato.
Di diverso parere il prof. Matteo Veloce, ex assessore al verde pubblico del Comune garganico che in una nota spiega perché gli alberi non andrebbero rimossi. Parole condivise anche dal circolo del Partito democratico di Vico del Gargano guidato dal suo segretario Nicolino Sciscio.
Di seguito la nota completa del prof. Matteo Veloce:
“Le Tamerici, circa 200 (negli anni diverse sono state eliminate abusivamente), sono state piantate nel 1996 durante il mio assessorato al verde pubblico, lunga la statale SS 89 lato marciapiede a partire da San Menaio centro (in prossimità del passaggio a livello) fino alla località Murgenere. Il perché sono giunto alla scelta di questa pianta del genere Tamarix , in particolare la specie messa a dimora a pochi metri dal mare è Tamarix Gallica a Fiore Bianco, è per tre motivi:
1) fra le piante arboree ornamentali, le Tamarici risultano essere in assoluto le più resistenti alla salsedine e nel nostro contesto le uniche, specialmente se si trovano a ridosso dal mare e senza alcuna protezione o barriere naturali (è il caso di San Menaio). Chi dice che altri luoghi di mare sono alberati da altre specie di piante, non considera che i venti dominanti e la conformazione del territorio, diventano determinanti per la sopravvivenza delle specie vegetali.
2) è molto resistente alle malattie e si adatta a qualsiasi tipo di terreno, addirittura in molti luoghi della riviera adriatica, sono state piantate su dune sabbiose a ridosso delle spiagge.
3) il viale, a partire dagli 40/50, è stato già alberato da questa specie di pianta, ci sono ancora alcuni esemplari in prossimità della torre dei Preposti
È importante chiarire, visto i tanti commenti non corretti che si stanno facendo in questi giorni, che questa specie di pianta non appartiene alle conifere e non è resinosa. Le goccioline che si formano sulla chioma, sono dovute alla traspirazione della pianta che determina una sudorazione dell’apparato fogliare, quindi si tratta semplicemente di un liquido salino (ripeto non resina).
Considerazioni sui tagli in atto. Da fonti del comune, si adduce che i tagli sono dovuti alle malattie delle piante, ma dalle foto della sezione dei tagli che ho avuto modo di visionare e soprattutto dalle informazioni ricevute da amici colleghi (Ida D’Errico e Luigi Russo) con molta competenza in materia e che hanno avuto modo di recarsi sul posto, non vengono riscontrati segni di necrosi dei tessuti legnosi. Il legno si presenta integro e sano a parte uno/due esemplari che potevano essere curati ma non eliminati. Mi chiedo, con quale logica si giustifica il taglio di 40 piante? E poi mi chiedo ancora, come mai le altre restanti, messe a dimora tutte negli stessi giorni e nello stesso habitat, sono ritenute sane? Devo dedurre che le piante malate da tagliare sono solo quelle che ricadono nella fascia interessata dai lavori di rifacimento del marciapiede. È una pura coincidenza?
Manutenzione non adeguata. Negli ultimi anni, queste piante sono state sottoposte a sconsiderati tagli di potatura e per di più in periodi non idonei (spesso nei mesi di giugno/luglio). Le tamarici necessitano solo di piccoli tagli da effettuare nei mesi di febbraio/marzo. Gli stress subiti dai tagli drastici e fuori stagione possono favorire l’insorgenza di malattie parassitarie fra cui la più temibile è il rodilegno. Il consiglio è che per salvaguardare queste piante e in generale il verde pubblico, quando necessita, bisogna affidarsi alla consulenza di un tecnico esperto anche per evitare le potature maldestre.
Conclusioni. Per avere chiarimenti e bloccare subito i tagli in atto, soprattutto con l’impegno degli amici colleghi del posto D’errico e Russo, è stata inviata una lettera al sindaco Sementino sottoscritta da 60 cittadini”.
Feb 27, 2021 0
Feb 26, 2021 0
Feb 25, 2021 0
Feb 13, 2021 0
Mar 01, 2021 0
Feb 23, 2021 0
Feb 20, 2021 0
Feb 20, 2021 0
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.