Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Dic 22, 2011 Redazione Cronaca 0
Nella fitta rete degli affari sporchi dei Casalesi c’era anche il Gargano e in particolare una delle zone più esclusive di Rodi Garganico. Dietro le villette, i terreni e i posti auto del villaggio Cala dei Templari, in località Santa Barbara, c’erano i soldi “sporchi” di Michele Zagaria, il boss arrestato pochi giorni fa dopo 16 anni di latitanza, e il suo clan. Il tramite degli investimenti aveva un altro nome: Pasquale Pirolo, considerato dagli inquirenti il personal manager del superlatitante.
A lui, che in passato è stato vicino al defunto boss Antonio Bardellino (il fondatore dell’associazione criminale “Nuova Famiglia” e insieme a cui fu arrestato a Barcellona nel novembre del 1983 aver posto in essere apparenti ed interessate collaborazioni con la giustizia poi decadute), la Questura di Caserta oggi ha notificato il sequestro di beni immobili e società, molti dei quali intestati a sua moglie Caroline Josefina Tovar Yanez, venezuelana, presto resasi irreperibile.
Il primo investimento “garganico” risalirebbe al 2002, quando Pirolo insieme a Nicola Capaldo di Casapesenna (parente di Raffaele Capaldo, cognato di Michele Zagaria) attraverso la società Espansione Commerciale avevano impiegato circa 3 miliardi delle vecchie lire per l’acquisto di un grosso terreno di 10mila metri quadri a Rodi Garganico con annesso piano di lottizzazione edilizia: monolocali che negli anni successivi verranno intestati alla immobiliare Azzurra, di cui sono soci Michele Santonastaso (l’avvocato casertano arrestato nel 2010 noto anche per aver letto in aula, per conto dei suoi clienti boss, un proclama che aveva il sapore inequivocabile dell’intimidazione nei confronti dello scrittore Roberto Saviano, della giornalista Rosaria Capacchione e del magistrato Raffaele Cantone) e Giuseppe Nocera, cognato di Capaldo e a sua volta ritenuto un prestanome della famiglia Zagaria.
Il provvedimento di sequestro riguarda anche beni riconducibili proprio all’avvocato Michele Santonastaso, già destinatario di misura cautelare per il reato di associazione mafiosa in quanto imputato di essere stato il portavoce di Francesco Bidognetti, noto come “Cicciotto e mezzanotte”, da lungo tempo detenuto.
Oltre che a Rodi Garganico, sono stati sequestrati anche terreni, appartamenti, garage, ville, autovetture e aziende dislocate tra il Casertano, il Napoletano, Fabbrico, Correggio, Verona per un valore approssimativo che si aggira intorno ai 50 milioni di euro.
La Redazione
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