Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Gen 21, 2012 luisa.barile Cronaca 0
Non hanno rispettato gli obblighi di sorveglianza speciale. Per questo Raffaele Tolonese e Francesco Sinesi tornano in carcere. Qualcuno festeggia il loro rientro nella casa circondariale di Foggia con i fuochi d’artificio.
Un periodo di tolleranza zero è quello che segue l’omicidio del boss Giosuè Rizzi nel capoluogo dauno. Gli arresti di oggi, eseguiti dalla polizia, riguardano due soggetti di spicco della Società, così come viene definita la malavita foggiana.
Tolonese, 52 anni, al centro del processo per il racket dei funerali (che vide 6 condanne per l’organizzazione che imponeva il pizzo alle imprese di pompe funebri) era tornato libero lo scorso 18 novembre per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Non rispettò però l’obbligo, seguito alla nuova misura di sorveglianza speciale a cui era sottoposto, di presentarsi in questura, rendendosi irreperibile per 23 giorni. Il pregiudicato, rintracciato a Foggia, nell’appartamento di un parente, dove avrebbe tentato di farla franca nascondendosi nel box doccia, è stato fermato l’11 dicembre del 2011.
Stessa fine, per Francesco Sinesi, 27 anni, figlio del boss Roberto, altro elemento importante della criminalità, che ha violato ripetutamente la sorveglianza speciale (frequentando abitualmente noti pregiudicati). Lui, arrestato nel 2009 con l’accusa di essere il mandante del tentato omicidio di Vincenzo Antonio Pellegrino, detto “Capantica” e elemento di vertice del clan “Moretti”, e poi assolto, tornò in libertà alla fine del 2010.
Entrambi sono protagonisti indiscussi dei clan Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese e Sinesi-Francavilla e della lotta armata che, alla fine degli anni novanta fino ai primi mesi del duemila, fece registrare numerosi omicidi e tentati omicidi.
“In un momento particolarmente delicato per Foggia – ha detto il dirigente della squadra mobile, Alfredo Fabbrocini – questi sono due arresti che ci fanno stare sereni”.
Inoltre, anche se per ora è solo un’ipotesi, non si esclude che questi due personaggi possano essere riconducibili agli ultimi episodi di sangue.
Sui fuochi d’artificio esplosi fuori dalla casa circondariale di Foggia contemporaneamente al rientro in carcere di Tolonese è nato invece un vero e proprio giallo. Una semplice coincidenza o la festa di qualcuno per l’uscita di scena del pregiudicato? Sono in corso le indagini della polizia.
Luisa Barile
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