Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Feb 27, 2012 Redazione Cronaca 0
Non si arresta l’emergenza dei furti di rame nella provincia di Foggia: i tentativi ormai non si contano più. L’ultimo risale a ieri notte quando i carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo hanno trovato un grosso quantitativo di cavi elettrici pronti per essere portati via: 19 matasse del peso di un quintale, per circa un chilometro di linea telefonica.
A poco distanza, in località “Amendola”, nelle campagne della cittadina di San Pio, c’erano i pali della linea telefonica con i cavi tranciati. La refurtiva recuperata è stata consegnata ai tecnici della Telecom che provvederanno a ripristinare il servizio di telefonia fissa.
L’avevano quasi fatta franca, invece, a Manfredonia, i due uomini che percorrevano il tratto della statale 89, in direzione Mattinata, con a bordo un carico di cavi di rame di provenienza furtiva. Dopo averli fermati, i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza hanno sequestrato circa 280 chilogrammi di cavi di rame oltre ad una borsa contenente vari attrezzi. Per i due è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Ma la corsa al metallo non riguarda solo il rame. Sempre più numerosi sono, infatti, furti di ferro. E il business, che sta mettendo in ginocchio decine di imprese della Capitanata oltre a fare “vittime” anche nel resto d’Italia facendo registrare ingenti danni al settore dei trasporti e dell’energia, è fiutato purtroppo da molti giovanissimi.
Come quelli che ieri sono stati arrestati dai carabinieri di Monte Sant’Angelo mentre tentavano di rubare un grosso quantitativo di ferro: oltre ad un 22enne, finito ai domiciliari, sono stati denunciati due minori, di 14 e 15 anni.
I tre avrebbero tentato di rubare il metallo presso un’azienda agricola nelle campagne di Monte Sant’Angelo. Se non fossero stati fermati avrebbero ricavato un discreto bottino: nel corso della perquisizione sono stati recuperati tubi metallici, porte e anche un cancello antico.
Il 22enne, oltre che di furto aggravato in concorso, è accusato di “aver determinato a commettere il reato una persona non imputabile”: insieme ai tre, infatti, quella notte avrebbe agito, secondo quanto accertato dai carabinieri, anche un ragazzo di età inferiore ai 14 anni.
La Redazione
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