Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 24, 2012 Redazione Cronaca 0
Pesanti minacce, ricatti ed estorsioni in denaro: quello che è stato costretto a subire un insegnante di 43 anni, affetto da disabilità motoria, da parte di quattro ragazzi minorenni, è stato un vero e proprio calvario. Succede a Manfredonia, in provincia di Foggia, dove i minori sono stati sottoposti a un provvedimento di custodia cautelare eseguito dagli agenti di polizia. L’accusa: estorsione continuata.
Due di loro saranno collocati in comunità a Bari e Altamura, così come ha disposto il Tribunale dei minori di Bari su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese. Per gli altri due invece è prevista la misura della permanenza in casa. Erano loro l’incubo di un professore di educazione tecnica, delle scuole Medie della città sipontina, che viveva in uno stato di terrore psicologico.
Un tormento iniziato nel 2010 quando i quattro minori hanno cominciato con la richiesta di prestiti di denaro, da cinque a venti euro una o due volte a settimana, e si facevano scarrozzare in giro per Manfredonia con la sua auto. Da lì la situazione è peggiorata: le richieste di somme sono aumentate e i ragazzi sono arrivati ad aspettarlo all’uscita di scuola o sotto casa per farsi consegnare il denaro.
Quando il professore non soddisfaceva le loro richieste, i quattro ‘mini estorsori’ arrivavano a rincorrerlo mettendolo in seria difficoltà data la sua condizione di disabilità. Il prezzo da pagare, se non avesse sborsato i soldi, sarebbe stato, come da loro minaccia, l’incendio della sua auto: una city car con comandi particolari, adatti al suo stato di disabile, l’unico mezzo di cui disponeva per muoversi in un ambiente pieno di barriere.
Le indagini sono iniziate grazie alla denuncia di un vicino di casa della vittima che per l’ennesima volta ha assistito a un atto estorsivo ai danni dell’uomo. Quando la polizia ha parlato con il professore, lui inizialmente ha minimizzato tutto, segno che viveva in uno stato di paura, ma dopo, in presenza dei genitori dei minori, ha dato sfogo con un pianto liberatorio a ciò che era costretto a vivere a causa dei suoi ex alunni.
I ragazzi non si sono “frenati” neanche oggi, quando gli uomini di Luciano Di Prisco, il dirigente del commissariato di Manfredonia, li hanno portati in ufficio per comunicargli il provvedimento del giudice: i quattro bulli hanno avuto un atteggiamento di sfida e uno di loro non ha esitato a esercitare di nuovo le sue minacce, alla presenza dei poliziotti, contro il suo ex insegnante disabile.
La Redazione
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