Ultimo aggiornamento 5 Dicembre 2019 - 14:56
Mag 23, 2012 Redazione Cronaca 0
Dalla Campania alla Puglia per andare incontro alla morte. L’uomo che ieri notte è precipitato con la sua auto in fondo ad una scarpata a Mattinata, nel Gargano, si sarebbe suicidato. E’ questa la principale pista seguita dai carabinieri della Compagnia di Manfredonia che stanno facendo luce sulla vicenda.
Carmine Capozzi, questo il suo nome, 48enne di San Giorgio del Sannio, in provincia di Benevento, intorno alle 22 si sarebbe lanciato con la sua auto, una Fiat Uno, su una scogliera che si trova in località Scapone, lungo la strada che collega Mattinata a Vieste, in provincia di Foggia.
A dare spazio all’ipotesi dell’insano gesto è proprio quella strada: dalle prime ricostruzioni risulta che l’auto proveniente da Mattinata abbia imboccato ad alta velocità un sentiero sterrato in curva e non è stata trovata alcuna traccia di frenata. Da lì il volo di un centinaio di metri che ha fatto finire l’auto in mare.
Il corpo è stato ritrovato dopo quasi tre ore dall’equipaggio di un elicottero della Guardia di Finanza, giunto da Bari, ed è stato recuperato dai vigili del fuoco e dagli specialisti del Saf, il nucleo speleo-alpino-fluviale.
A rafforzare la pista del suicidio è la condizione economica in cui versava l’uomo: celibe e figlio unico, l’imprenditore gestiva da tempo una stazione di servizio nella sua cittadina, un’attività che aveva ereditato dal padre venuto a mancare dieci anni fa insieme alla madre. Nell’ultimo anno aveva dovuto affrontare molte spese per rinnovare il suo impianto e aveva contratto debiti con banche e fornitori. A denunciare la sua scomparsa un suo amico che non aveva sue notizie dalle 14 di ieri.
La Redazione
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