Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 17, 2014 Redazione Cronaca 0
Trentacinque mila euro in due anni. Questa l’ingente cifra di cui, secondo le indagini della Guardia di Finanza, tre dipendenti del Comune di Manfredonia, in provincia di Foggia, si sarebbero impossessati indebitamente.
Sono finiti agli arresti domiciliari, con l’accusa di peculato, I.A. di 57 anni, S.A. di 58 anni e T.D. di 56 anni, tutti residenti a Manfredonia. Da un’indagine coordinata dalla Procura di Foggia è emerso che i tre hanno intascato, dal 1 dicembre del 2010 al 31 dicembre 2012, le somme di denaro delle casse comunali derivanti dai diritti fissi di segreteria che i cittadini versavano per il rilascio, il rinnovo o la duplicazione delle carte d’identità.
Per occultare l’appropriazione di quel denaro incassato, i tre dipendenti non emettevano le relative bollette d’incasso o ne falsificano l’importo. Un illecito che avrebbe permesso ai tre di intascare 35mila euro in due anni.
Nella vicenda potrebbero essere coinvolte a vario titolo anche altre persone i cui nomi ora sono al vaglio degli inquirenti. Per accertare eventuali responsabilità di natura contabile, l’ipotesi di danno erariale causato all’ente è stata segnalata anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti.
La Redazione
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