Ultimo aggiornamento 22 Febbraio 2019 - 11:55
Mar 13, 2014 Redazione Cronaca 0
Scalare le graduatorie anche a costo di presentare autocertificazioni, titoli di studio e specializzazioni falsi. Così 22 insegnanti di sostegno originari del foggiano sono finiti tra gli indagati nell’ambito di un’indagine su presunti reati di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Avrebbero falsificato autocertificazioni, titoli di studio e specializzazioni. Tutto per un unico obiettivo: l’assunzione in ruolo presso gli istituti scolastici. Sono 22 gli insegnanti di sostegno foggiani che stamattina sono stati raggiunti da altrettanti avvisi di garanzia da parte dei militari della Guardia di Finanza di Foggia.
Nel corso dell’operazione, denominata “Zero in condotta”, eseguita da 100 militari delle Fiamme Gialle sono state operate anche 79 perquisizioni e acquisizioni di documenti emessi dalla Procura della Repubblica di Foggia.
Secondo gli inquirenti gli insegnanti di sostegno ad alunni disabili utilizzavano autocertificazioni, titoli di studio e specializzazioni falsi al fine di salire nelle graduatorie per l’assegnazione di incarichi di supplenza. In questo modo maturavano indebiti punteggi per ottenere l’assunzione in ruolo presso gli istituti scolastici.
I provvedimenti giudiziari, che sono stati attuati in Capitanata e in altre sette province, in cinque regioni d’Italia, sono stati eseguiti, oltre che nei confronti degli indagati, anche presso numerosi istituti scolastici. Lo scopo, infatti, è quello di riscontrare anomalie relative alle posizioni di ulteriori insegnanti, sulle quali saranno sviluppati gli approfondimenti del caso.
La Redazione
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