Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Apr 29, 2014 Redazione Cronaca 0
Oltre 2000 episodi di spaccio per un giro di affari pari ad 800 mila euro all’anno. Sono i numeri della maxi operazione eseguita all’alba di stamane nel Gargano dai carabinieri del Comando Provinciale di Foggia.
Ben 150 sono stati i militari impiegati all’alba di stamani per sgominare una banda di spacciatori residenti a Peschici, Vieste, Rodi Garganico, Ischitella, Cagnano Varano, San Nicandro Garganico, Stornarella e Foggia. Un’operazione imponente realizzata anche grazie all’ausilio del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e due unità cinofile dei carabinieri del Nucleo di Modugno.
I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 31 persone, ritenute responsabili, in concorso tra loro, dei reati di detenzione di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, per la successiva immissione sui mercati clandestini del Gargano Nord e di Foggia, anche in favore di minorenni.
Le indagini sono scattate nel corso di una mirata attività investigativa nel Comune di Peschici, nei confronti di un gruppo di pusher già noti ai carabinieri. Dopo un anno di articolate indagini (fatte di intercettazioni telefoniche e ambientali) dei carabinieri di Vico del Gargano è emerso come le persone coinvolte spacciassero liberamente nei territori “di competenza”, ognuna avvalendosi di un gruppo di “piccoli” pusher facendo registrare un incremento delle loro attività soprattutto in estate: circa 45 gli episodi di spaccio, 3000 le cessioni di droga per un giro di affari da 800 mila euro annui.
Le indagini hanno consentito di sequestrare numerose dosi di cocaina, hashish e marijuana destinate alla vendita al “dettaglio”. Non mancava l’utilizzo da parte degli indagati del linguaggio in codice durante le conversazioni telefoniche: “pietre”, “birre”, “scarpe”, “vongole” e “fave” erano i termini usati per indicare i diversi quantitativi di cocaina da acquistare, mentre per indicare l’hashish si parlava di “sigarette” e specificatamente “Marlboro light”. “Insalata” e “erba” invece erano utilizzate per riferirsi alla marijuana.
Operava a Peschici il gruppo più numeroso di pusher coordinati dal capo dei traffici Attilio Martella, classe ’74. Sarebbe stato quest’ultimo ad essere anche in stretto contatto con quelli di Vieste dai quali si riforniva di cocaina. A Vieste il business era gestito principalmente dalla famiglia Coppola e in particolare ai tre fratelli: Giorgio (classe ’87), Francesco Pio (classe ’89) e Matteo (classe ’84). Secondo le indagini erano loro a smerciare la droga nelle piazze e nei campeggi del Gargano Nord. Tra i loro clienti anche alcuni minorenni. A Vieste però avrebbero operato anche Raffaele Barbaduomo e Antonio Bocale: “si rifornivano” di cocaina a Cagnano e di hashish a Foggia per poi spacciarle nelle loro piazze.
Le indagini dei carabinieri hanno portato anche all’individuazione di alcuni soggetti dediti allo spaccio di droga ma non collegati a questi gruppo. A Ischitella e Rodi, infatti, sono finiti in manette soggetti operanti in totale autonomia.
Dalla maxi operazione non è emerso solo il business derivante dallo spaccio di stupefacenti ma anche casi di estorsioni, minacce, incendi e furti. Un’estorsione è stata attribuita ad Alessio Biscotti che il 31 luglio 2012 avrebbe costretto un giovane acquirente di cocaina di Peschici a consegnargli la somma di 130 euro. Una tentata estorsione è stata contestata a Luigi Del Duca e Michele Masella: nell’aprile del 2012 avrebbero minacciato un capo cantiere di un’impresa edile (assegnataria dei lavori per la costruzione dell’Istituto polivalente “Fazzini” di Peschici) al fine di farsi assumere come operai. È accusato di due furti invece, eseguiti tra aprile e maggio del 2012 ai danni di abitazioni in località Valle Scinni di Peschici, Matteo Elia Mastromatteo, mentre un incendio boschivo è stato contestato a Pasquale Mastromatteo che, nel pomeriggio del 15 giugno 2012, in località Monte Torre di Peschici, avrebbe dato fuoco ad un’area costituita da sterpaglia e pino d’aleppo di 400 mq circa, rogo poi domato dagli uomini del Corpo forestale dello Stato.
Sono finiti in carcere: Raffaele Barbaduomo (46 anni), Vincenzo Castelluccia (40 anni), Francesco Pio Coppola (25 anni), Giorgio Coppola (27 anni), Matteo Coppola (30 anni), Pierluigi Gallo (28 anni), Attilio Martella (40 anni), Giorgio Michelino Martella (37 anni), Michele Masella (48 anni), Fausto Mastromatteo (33 anni), Matteo Elia Mastromatteo (38 anni), Pasquale Mastromatteo (38 anni), Rocco Matteo Pio Mongelluzzi (31anni), Vincenzo Sementino (29enne), Pasquale Solitro (24 anni), Agostino Vecera (31 anni) e Giuseppe Vecera (31 anni).
Arresti domiciliari invece per Antonio Bocale (46 anni), Davide Carpano (23 anni), Domenico Elia Castaldo (29 anni), Ilaria Conforte (27 anni), Luigi Del Duca (56 anni), Nicola Di Maggio, (70 anni), Patrizio Fini (22 anni), Davide Gaeta (39 anni), Antonio Germinelli (23 anni) e Maria Giovanna Notarangelo (23 anni).
Il video dell’operazione
La Redazione
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