Ultimo aggiornamento 22 Febbraio 2019 - 17:54
Lug 28, 2014 Redazione Cronaca 0
Punto di svolta per “Zero in condotta”, l’operazione che sta smascherando diversi insegnanti che, tramite documenti falsi, superavano gli aventi diritto nelle graduatorie per l’assegnazione di incarichi di supplenza. Arresti domiciliari per una 40enne di Lesina.
Sono scattate all’alba di stamattina le manette per la principale indagata dell’operazione “Zero in condotta”, l’indagine che ha portato a galla un numero sostanzioso di insegnanti di sostegno che, attraverso documenti falsificati, scavalcavano gli aventi diritto nelle graduatorie per l’assegnazione di incarichi di supplenza, ottenendo così incarichi utili per maturare punteggi al fine di ottenere l’assunzione in ruolo presso istituti scolastici.
Nei confronti della donna, A. M. S., 40enne e originaria di Lesina, i finanzieri del comando provinciale di Foggia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Foggia. A carico di A. M. S. gli investigatori della Brigata di Torre Fantine hanno acquisito rilevanti prove secondo cui la donna avrebbe provveduto a falsificare i titoli e li avrebbe venduti ai docenti dietro pagamento di 14mila euro ciascuno. Per la falsificazione dei titoli si sarebbe avvalsa della collaborazione tecnica di A. M. A., 29enne di Lesina, titolare di una cartolibreria.
Secondo le indagini, ai docenti venivano date anche istruzioni sulle modalità di compilazione e di presentazione delle domande di messa a disposizione e fornite indicazioni sulla scelta degli istituti scolastici presso cui inoltrare le domande.
Cinquantasei finora i docenti indagati che avrebbero usufruito dei titoli falsi con l’obiettivo di ottenere incarichi di supplenza.
La Redazione
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