Aggredita per un crocifisso: violenza e follia nel Ghetto di Rignano Garganico

Set 20, 2014 Redazione Cronaca 0

Indossava al collo un crocifisso, simbolo della sua cristianità. Questa la causa scatenante della follia omicida di un 32enne originario del Mali, che ha tentato di strangolare una nigeriana di 57 anni. E’ accaduto ieri 19 settembre, nel Ghetto di Rignano Garganico, a pochi chilometri da Foggia.

Stando ad una prima ricostruzione dei carabinieri di San Severo, chiamati nel pomeriggio di ieri per un accoltellamento nelle campagne del ghetto, erano già quattro giorni che Simon Couloubali, l’aggressore, denigrava la donna, che gestisce un piccolo punto di ristoro all’interno della baraccopoli. Più volte l’uomo le avrebbe intimato di non indossare più quel crocifisso. Un’intolleranza religiosa che si è presto trasformata in violenza.

Quando i militari sono giunti sul posto, la donna era stata già trasportata all’Ospedale di Foggia per un forte trauma cranio-facciale, lesioni da taglio all’orecchio sinistro e contusioni al viso ed al costato. Il suo carnefice invece era ancora armato di coltelli e catene.

Grazie alle testimonianze dei presenti, i carabinieri sono riusciti a ricostruire la vicenda. Il giovane musulmano, domiciliato nel cosiddetto Ghetto di Rignano Garganico, avrebbe aggredito la nigeriana colpendola con pugni e calci, puntandole due coltelli alla pancia, strappandole la collana con il crocifisso e infine tentando di strangolarla stringendole una catena di ferro al collo. A salvare la donna sarebbero stati alcuni testimoni intervenuti per bloccare l’uomo.

Il 32enne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi atte ad offendere.

La Redazione