Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Nov 22, 2014 Redazione Cronaca 0
Torna l’incubo delle bombe e degli attentati dinamitardi nella provincia di Foggia
Quello che sta avvenendo a Foggia e in provincia sta affossando la già moribonda imprenditoria e soffocando la società civile: cinque attentati dinamitardi negli ultimi cinque giorni. Il fenomeno ricorda l’escalation di due anni fa e sembra una vera e propria sfida alle istituzioni e alle forze dell’ordine.
Lunedì 17 novembre. A Foggia, in via Michelangelo, poco dopo le 14,30, un ordigno esplode davanti al negozio di moquette e tessuti “Romano”. L’esplosione sradica la saracinesca dell’esercizio commerciale e provoca danni a un’autovettura parcheggiata.
Martedì 18 novembre. Sempre a Foggia, intorno alle ore 23,00, un ordigno fa saltare gli infissi della pizzeria “Fratelli La Bufala” in piazza Siniscalco Ceci, a 20 metri dalla sede del Comune della città. Il locale era chiuso da diversi mesi.
Giovedì 20 novembre. Ad Apricena una bomba carta danneggia seriamente la tabaccheria “La Cicca”, in via Palmiro Togliatti.
Sabato 22 novembre. A San Severo, durante la notte, un ordigno rudimentale danneggia la cancellata di ingresso del ristorante “La Capannina” a San severo.
Quasi contemporaneamente, nella stessa notte tra venerdì e sabato, a Foggia l’ennesimo boato annuncia l’esplosione della pasticceria “Del Carmine” in via Francesco Crispi, a ridosso dei quartieri settecenteschi. La pasticceria fu oggetto di un analogo attacco dinamitardo il 26 aprile del 2012.
Le istituzioni. A fronte di dati così inquietanti i commenti delle istituzioni locali non si fanno attendere come quello rilasciato dal sindaco di Foggia, Franco Landella, che stamane si è recato sul luogo dell’ultimo attentato dinamitardo avvenuto nella sua città e ha espresso al titolare dell’esercizio commerciale la piena e totale solidarietà dell’Amministrazione comunale e dell’intera città di Foggia:
“Quella di Foggia è un’emergenza nazionale – ha detto Landella – La sfida lanciata allo Stato dalla criminalità è chiara ed inequivocabile. Mi aspetto che lo siano anche le risposte fornite dal Governo centrale”.
A chiedere risposte però sono soprattutto i cittadini, i commercianti e gli imprenditori di Foggia e della provincia. Agli appelli dell’associazione antiracket, ai tavoli istituzionali e alle promesse della commissione parlamentare antimafia ora devono seguire azioni concrete.
La Redazione
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