Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
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San Severo, vittima di furto fa saltare il piano del suo estorsore
Fallisce il cavallo di ritorno: arrestato 26enne
Il metodo è noto ormai. Viene compiuto il furto e poi viene contattata la vittima, a cui viene chiesto del denaro in cambio della merce rubata. Questa volta però il cavallo di ritorno fallisce e per l’estorsore scattano le manette.
Succede nella provincia di Foggia, dove un uomo sporge denuncia ai carabinieri di Pietramontecorvino dopo il furto della sua auto, una Fiat Panda. La vittima ha raccontato ai militari di aver ricevuto strane telefonate sul suo numero di cellulare da qualcuno che gli chiedeva del denaro per riavere la sua auto.
Dopo la denuncia, l’uomo ha ricevuto un’ulteriore telefonata, questa volta molto più diretta, in cui una persona lo invitava a recarsi a San Severo e a mettere una busta, con dentro 800 euro, alla base di una pianta posta in viale 2 giugno. In questo modo, secondo l’interlocutore, l’uomo avrebbe riavuto la sua auto. La vittima del furto ha accettato la richiesta del suo interlocutore.
L’estorsore, identificato poi nel 26enne Roberto Ciro Senisi, si è recato sul luogo dell’appuntamento e ha recuperato la busta col denaro. Senisi era quasi ad un passo dal completamento del suo piano estorsivo quando qualcosa è andato storto. All’appuntamento, infatti, erano presenti anche i carabinieri. L’estorsore ha provato a darsi alla fuga, ma è stato raggiunto e bloccato dai militari che hanno recuperato la busta e il telefono cellulare da cui sono risultate le telefonate estorsive.
L’arresto. Senisi è stato arrestato e condotto alla casa circondariale di Foggia. Le indagini dei carabinieri continuano per verificare l’esistenza di eventuali complici.
“Vogliamo evidenziare come sia preziosa la collaborazione delle vittime. – ha sottolineato Antonio Basilicata, colonnello comandante provinciale dei carabinieri di Foggia – Quando si collabora e si denuncia l’episodio di estorsione riusciamo a ritrovare la macchina e non accade niente alle vittime. Purtroppo nella maggioranza dei casi non si denuncia”.
La Redazione
