Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Apr 10, 2015 Redazione Cronaca 0
Ieri l’ultimo saluto a Michele Fini e Giorgio Toma Viorel, i due giovani marittimi morti nel naufragio del peschereccio
Grande dolore, un commosso silenzio e tante, tante persone. Così Cagnano Varano ha dato l’ultimo saluto a Michele Fini e Giorgio Toma Viorel, i due pescatori morti nel naufragio del peschereccio ‘Lo Sparviero’, avvenuto lo scorso 2 aprile al largo di Civitanova Marche. Due ragazzi giovanissimi, 25 e 19 anni, due membri della stessa comunità, due vite spezzate troppo presto.
I funerali sono iniziati alle 18,00. Le due bare bianche, ricoperte di fiori, sono state portate a spalla per il centro di Cagnano Varano, accompagnate da un lungo corteo. Ad attendere le salme all’ingresso della chiesa circa 1500 persone, tra cui tanti, tantissimi giovani. Dopo la cerimonia funebre, un lungo applauso ha salutato le due salme all’uscita della chiesa, mentre in cielo volavano alcuni palloncini bianchi con inciso il nome dei due ragazzi.
Dallo scorso 2 aprile, il giorno della tragedia, un senso di sgomento ha pervaso tutta la comunità di Cagnano Varano. Da quel giorno, i “perché”, i “come mai”, i “se” si sono rincorsi nelle parole e nei pensieri delle persone senza trovare risposte. Ieri però c’era solo spazio per il dolore immenso delle famiglie delle vittime e di tutta la collettività per la scomparsa di due giovani ragazzi accomunati dallo stesso tragico destino.
Michele e Giorgio sono morti per annegamento, per la tanta acqua ingerita prima di essere portati a riva dai soccorritori. A stabilirlo è stata l’autopsia, eseguita nell’obitorio di Civitanova Marche dal dottor Antonio Tombolini, su incarico della procura di Fermo. L’ipotermia non è stata determinante nel decesso. Da quanto si è appreso, Viorel non sapeva neppure nuotare, e anche Fini aveva poca dimestichezza con il mare.
Intanto c’è chi ancora nemmeno può piangere i propri cari. Non vi è ancora alcuna traccia, infatti, dei due corpi degli altri due marittimi morti: Maroga Costeli e Simion Vasile, entrambi romeni. Per questo, proprio in queste ore la direzione marittima di Ancona effettuerà l’ultimo tentativo. I sommozzatori della guardia costiera scenderanno ancora una volta a 12 metri di profondità, dove è adagiato il relitto dello Sparviero, per ispezionare nuovamente il peschereccio.
Sul disastro procede l’inchiesta della Procura di Fermo che finora vede indagati per omicidio colposo plurimo sia l’armatore, Fernando Coccia, che il comandante dell’imbarcazione, il 24enne Leonardo Coccia (rispettivamente padre e figlio). Il figlio però è indagato anche per naufragio. Agli indagati potrebbe essere notificata anche la diffida per evitare l’inquinamento (finora il motopeschereccio affondato non presenta sversamenti di carburante) e per ripristinare lo stato dei luoghi con l’obbligo di rimozione del relitto. (Foto di Roberto D’Agostino)
La Redazione
Nov 08, 2021 0
Ott 22, 2021 0
Ott 20, 2021 0
Ott 14, 2021 0
Dic 07, 2021 0
Dic 03, 2021 0
Dic 01, 2021 0
Nov 29, 2021 0
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.