Ultimo aggiornamento 27 Gennaio 2021 - 16:52
Apr 17, 2015 Redazione Cronaca 0
I dettagli dell’operazione dei Carabinieri che ha portato all’arresto di 12 persone: 5 sono ancora ricercate
Dodici arresti, 5 ricercati, circa 15 furti in abitazione accertati, per un bottino complessivo di circa 200mila euro, tra denaro e beni rubati. Sono questi i numeri dell’operazione messa a segno dai Carabinieri del Comando provinciale di Foggia che ha smantellato un’organizzazione criminale dedita ai furti, racket e spaccio di droga.
I 12 soggetti arrestati, residenti a Ischitella, Carpino, Rodi Garganico, Reggio Emilia e Sanremo, sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro e a vario titolo, dei reati di furti in abitazione, estorsione commessa con il metodo del “cavallo di ritorno”, ricettazione, porto abusivo di armi, utilizzo fraudolento di carte di credito e spaccio di sostanze stupefacenti.
Tutto è iniziato con il furto commesso il 13 marzo del 2013 ai danni di un imprenditore di pompe funebri di Ischitella, a cui vennero rubati un furgone “Renault Trafic” ed un carro funebre marca “Mercedes”. Al furto seguì la richiesta estorsiva per la restituzione dei mezzi, il cosiddetto “cavallo di ritorno”, per una somma di 25mila euro. Da qui ha preso il via una corposa indagine dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vico del Gargano.
Le indagini si sono concentrate inizialmente su alcuni soggetti di Ischitella, Carpino e Rodi Garganico dediti alla commissione di reati contro il patrimonio. In particolare l’occhio dei carabinieri è finito su un dipendente della Sanitaservice, la società che ha in appalto dall’Asl di Foggia il servizio 118 di Rodi Garganico.
Le investigazioni poi hanno permesso di individuare altri due soggetti in servizio presso la stessa società: Pietroantonio Voto di Ischitella e Tommaso Del Conte di Carpino. A carico dei tre sono state accertate responsabilità in diversi episodi di reato, tra cui soprattutto furti in abitazioni messi a segno a Ischitella e nelle zone limitrofe. Nel mirino degli indagati c’erano soprattutto persone anziane, di cui i tre studiavano abitudini e movimenti prima di eseguire i loro colpi.
A facilitare i loro piani era la loro attività lavorativa di operatori sanitari. In qualità di soccorritori o autisti, conoscevano personalmente le vittime, riuscivano ad entrare nelle loro abitazioni, sapevano le patologie di cui erano affette le persone soccorse e soprattutto conoscevano i periodi in cui questi si allontanavano da casa per necessità terapeutiche. Così, secondo le indagini dei carabinieri, i tre sapevano come muoversi, sceglievano le case da ripulire e programmavano le loro mosse.
Per entrare nelle case spesso non c’era neanche bisogno di compiere effrazioni. Con una scusa qualsiasi riuscivano ad ottenere le chiavi per poco tempo, quanto bastava per duplicarle e utilizzarle quando volevano. Ad aiutarli in queste operazioni c’erano due donne, Dionisio Anna e D’Errico Angela, rispettivamente moglie e figlia del barelliere, che si prestavano a svolgere le funzioni di badanti delle persone bisognose di cure, al solo scopo di impossessarsi delle chiavi.
I gruppi criminali in realtà erano due, uno operante a Ischitella e uno a Carpino. A capo del gruppo di Ischitella c’erano Pietrantonio Voto e Giuseppe Cannarozzi, mentre a Carpino c’erano Bruno Silvestri e Tommaso del Conte. I due gruppi erano ben distinti, ma all’occorrenza cooperavano, facendosi aiutare spesso da cittadini stranieri per compiere furti.
È il caso, per esempio, del furto dei 43mila euro in contanti rubati in un’abitazione di Foce Varano, frazione di Ischitella, un colpo messo a segno proprio nel giorno del matrimonio del figlio della vittima. In quell’occasione Francesco Sluga sarebbe partito da Reggio Emilia, dove risiede, per giungere a Ischitella. Insieme a lui due moldavi che avrebbero aiutato Giuseppe Cannarozzi e Tommaso Del Conte nell’esecuzione del furto, sventato però dall’arrivo imprevisto dei proprietari. Quel giorno gli stessi si sarebbero “accontentati” del bottino di 6mila euro asportato nella casa adiacente, di proprietà dei nonni dello sposo.
Dalle indagini è emerso che gli indagati disponevano anche di armi, provento dei furti perpetrati. Accertato anche l’utilizzo fraudolento di un bancomat rubato dal veicolo a tre ruote utilizzato da un anziano di Ischitella.
I NOMI DEGLI ARRESTATI
La misura cautelare della custodia in carcere è stata eseguita nei confronti di:
– VOTO Pietrantonio, classe ’64, residente ad Ischitella;
– CANNAROZZI Giuseppe Pio, classe ’92, residente a Sanremo (IM);
– DEL CONTE Tommaso, classe ’65, residente a Carpino;
– SILVESTRI Bruno, classe ’76; residente a Carpino;
– SLUGA Francesco, classe ’66; residente a Brescello (RE);
– PELUSI Mario, classe ’70, residente a Carpino;
La misura cautelare degli arresti domiciliari è stata eseguita nei confronti di:
– DIONISIO Anna, classe ’63; residente a Carpino di fatto domiciliata ad Ischitella;
– D’ERRICO Angela Pia, classe ’93, residente a Sanremo (IM);
– D’ANTUONO Giovanni, classe ’55, residente a Carpino;
– PROTA Giuseppe, classe ’64, residente a Carpino;
– DI MAGGIO Nicola, classe ’44, residente a Rodi Garganico.
La misura cautelare dell’obbligo di dimora è stata eseguita nei confronti di:
– TUSINO Giuseppe, classe ’74, residente ad Ischitella.
Il Video dell’operazione
La Redazione
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