Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Apr 18, 2015 Redazione Cronaca 1
Era uno dei cinque ricercati nell’ambito della maxi operazione dei Carabinieri che ieri ha portato all’arresto di 12 persone per furti, estorsione e droga nel Gargano.
È stato arrestato Cosimo D’Errico, il barelliere che risultava ricercato nell’ambito della maxi operazione dei Carabinieri che ieri ha portato all’arresto di 12 persone ritenute responsabili in concorso tra loro, a vario titolo, dei delitti di furto in abitazione, estorsione commessa con il metodo del “cavallo di ritorno”, ricettazione, porto abusivo di armi, utilizzo fraudolento di carte di credito e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo, di 56 anni, residente a Ischitella, è stato rintracciato ieri pomeriggio a Vico del Gargano. Condotto nel carcere di Foggia, D’Errico è accusato di furto in abitazione, ricettazione, tentata estorsione commessa con il metodo del cavallo di ritorno, utilizzo fraudolento di carte di credito e detenzione e porto abusivo di armi.
Cosimo D’Errico, dipendente della Sanitaservice, la società che ha in appalto dall’Asl di Foggia, il servizio 118, è il marito di Anna Dionisio e padre di Angela Pia D’Errico, anche loro arrestate ieri per furti avvenuti a Ischitella e nelle zone limitrofe. Nel mirino degli indagati c’erano soprattutto persone anziane, di cui il barelliere D’Errico insieme a Voto Pietroantonio di Ischitella e Tommaso Del Conte di Carpino studiavano abitudini e movimenti prima di eseguire i loro colpi.
Secondo le indagini dei carabinieri i tre sfruttavano la loro attività di operatori sanitari per mettere a segno i furti: in qualità di soccorritori e autisti, conoscevano personalmente le vittime, si informavano sulle loro patologie e sapevano quando queste si allontanavano da casa per necessità terapeutiche. Così i tre sceglievano le case da “ripulire” e programmavano le loro mosse. La moglie e la figlia di D’Errico si prestavano a svolgere le funzioni di badanti delle persone bisognose di cure, al solo scopo di impossessarsi delle chiavi delle loro abitazioni.
A finire in carcere sono stati anche Giuseppe Pio Cannarozzi, compagno di Angela Pia D’Errico (figlia del barelliere), Bruno Silvestri, Francesco Sluga e Mario Pelusi. Per le due donne e per Giovanni D’Antuono, Giuseppe Prota e Nicola Maggio sono stati disposti gli arresti domiciliari. Obbligo di dimora invece per Giuseppe Tusino di Ischitella.
Dopo l’arresto di Cosimo D’Errico restano ancora quattro soggetti irreperibili, tutti di nazionalità straniera. Qui i dettagli dell’operazione eseguita ieri dai Carabinieri del Comando provinciale di Foggia.
Il barelliere Cosimo D’Errico
La Redazione
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Il titolo degli articoli non mi è piaciuto affatto. Avete offeso i veri operatori dell’ASL: medici, infermieri professionali, onesti soggetti del pronto soccorso.
C.B.S.