Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Nov 30, 2015 Redazione Cronaca 0
Il 72enne è salito sulla cima del suo motopesca e ha minacciato di buttarsi
Momenti di panico ieri mattina nel porto di Ancona, dove un uomo è salito sulla torretta del suo motopesca, ormeggiato nella banchina davanti alla Capitaneria di porto, e ha minacciato di gettarsi di sotto per protestare contro il sequestro della sua licenza di pesca da parte della magistratura.
Protagonista della vicenda, Matteo Colella, un pescatore di 72 anni originario di Vieste, nel Gargano. Sul posto sono giunti vigili del fuoco, polizia, Capitaneria di Porto e 118, oltre alla moglie e al suo legale, l’avv. Antonio Micucci che hanno tentato di persuaderlo.
Il sequestro della sua licenza di pesca è stato eseguito nell’ambito di un’inchiesta per abuso di ufficio e corruzione dalla procura di Roma. A ricostruire la vicenda giudiziaria del pescatore, armatore del motopesca Dragut, è stato il suo avvocato che ha spiegato come Colella e il suo collega Girolamo Luciani avevano fatto domanda per un aumento di potenza dei cavalli motore delle loro barche, “una prassi costante che passa attraverso la rottamazione di altre imbarcazioni”. La procura romana però, il Gip Bernadette Nicotra, ha disposto il sequestro delle due licenze perché “nell’operazione presso il ministero delle Politiche agricole si sarebbe configurato un accordo corruttivo”.
Tesi respinta da Colella e anche dalla moglie che in lacrime ha spiegato le difficoltà nell’esercitare l’attività di pesca:
“E’ diventata impossibile, controlli su controlli, multe, contestazioni, leggi che cambiano in continuazione: è un inferno, nessuno può più uscire in mare in tranquillità”. A questo si aggiunge il particolare periodo dell’anno. Come, infatti, ha fatto notare l’avv. Micucci, “dicembre è un mese fondamentale per la produzione di reddito nel comparto ittico, già segnato da una profonda crisi dovuta al depauperamento delle risorse del mare Adriatico. Lasciare una barca ferma significa affamare le famiglie, non poter pagare i mutui con le banche”.
La protesta di Colella è finita dopo 5 ore. L’uomo, infatti, è sceso dalla torretta intorno alle 11:30, convinto dagli ufficiali della Capitaneria di porto e dalla polizia e dopo aver avuto assicurazione che avrà un permesso provvisorio di pesca, e che la sua barca, il ‘Dragut’, sarà sottoposta a verifiche tecniche al motore. Durante la sua protesta Colella si era anche legato una corda dell’argano al collo dicendo “mi impicco o mi butto di sotto”. Per spiegare i contenuti di un possibile accordo con la Capitaneria era salito a bordo dell’imbarcazione anche un suo collega.
”Voglio ringraziare la Capitaneria di porto e la Polizia – ha commentato il suo avvocato, Antonio Micucci – per la grande sensibilità che hanno dimostrato nell’affrontare questo caso drammatico”.
(Foto ANSA)
La Redazione
Dic 17, 2021 1
Dic 16, 2021 0
Dic 07, 2021 0
Dic 01, 2021 0
Dic 03, 2021 0
Nov 29, 2021 0
Nov 29, 2021 0
Nov 15, 2021 0
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.