Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mag 06, 2016 Redazione Cronaca 0
Svolta nell’inchiesta sul culturista di 30 anni morto a Foggia: l’accusa per il titolare della palestra è di commercio illegale di sostanze dopanti
Commercio illegali di sostanze stupefacenti. Questa l’accusa a carico del titolare di una palestra di Foggia, arrestato stamane dagli agenti della squadra mobile della Questura e della Guardia di Finanza del comando provinciale di Foggia. Il nome dell’arrestato al momento non è stato diffuso.
L’arresto è avvenuto nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, sulla morte, avvenuta lo scorso 17 aprile, del culturista Giovanni Racano, di 32 anni. Il giovane morì nell’ospedale San Paolo di Bari dopo il trasferimento dagli Ospedali Riuniti di Foggia.
Un altro atleta foggiano, di 50 anni, aveva accusato un malore, ma fortunatamente ora è fuori pericolo. Entrambi si stavano allenando per un’importante gara di body building che si svolgerà nel capoluogo dauno nel mese di giugno.
I due gravi episodi hanno indotto gli inquirenti a ritenere che sia stato immesso sul mercato illegale un lotto di medicinali dopanti e pericolosi che possano provocare danni ad atleti che ne facciano uso.
La Redazione
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