Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Set 29, 2017 Redazione Cronaca 0
Uno degli elementi di spicco della criminalità di Vieste torna in carcere con un’accusa “insolita”
Si aprono nuovamente le porte del carcere per Marco Raduano, alias “Pallone”, già sorvegliato speciale, considerato uno degli esponenti di spicco della criminalità nel Gargano.
Il 34enne di Vieste, un tempo braccio destro di Angelo “cintaridd” Notarangelo (il boss morto ammazzato nel gennaio del 2015), è accusato di atti persecutori. Secondo le indagini infatti risulta che l’uomo aveva minacciava direttamente ad indirettamente alcune persone di Vieste, alcune delle quali vicine al clan di Girolamo Perna.
Quattro almeno le vittime delle sue minacce secondo quanto accertato dai carabinieri: tre pregiudicati e un incensurato. Tra gli episodi uno in particolare in cui Raduano, per dimostrare il suo potere nella zona, aveva rimproverato una persona che si era “affacciata” all’interno di una macelleria, senza la sua autorizzazione. L’uomo è stato tratto in arresto su ordinanza di custodia cautelare e tradotto in carcere.
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