Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Ott 04, 2017 Redazione Cronaca 0
Il bambino avrebbe subito gli abusi del vicino di casa dall’età di 7 anni a quella di 13
Violenza sessuale aggravata e continuata, atti sessuali con minorenne e corruzione di minorenne. Questi i pesanti reati di cui è accusato P.N. un 78enne di San Nicancadro Garganico arrestato nella mattinata di ieri dalla Squadra Mobile di Foggia su ordinanza emessa dal gip del tribunale di Bari. Per l’uomo sono stati disposti i domiciliari.
Secondo le indagini l’uomo avrebbe abusato in più occasioni di un minore, attualmente 14enne. I fatti contestati però risalgono al 2013, quando la vittima aveva 7 anni. L’uomo avrebbe invitato il bambino ad andare nella sua abitazione, costringendolo a compiere atti sessuali.
In più occasioni l’indagato avrebbe obbligato la vittima a praticare atti sessuali con lui minacciandolo che se non avesse fatto ‘per lui sarebbero stati guai‘. Spesso l’uomo avrebbe dato al minore anche piccole somme di denaro, come corrispettivo dell’attività sessuale, oppure gli regalava brioches e leccornie di vario genere, approfittando della situazione di necessità del piccolo, sia in relazione al grave disagio socio ambientale, sia a quello economico vissuto dal nucleo familiare di appartenenza. Entrambi i genitori, infatti, erano affetti da problemi di alcolismo e in precarie condizioni economiche.
Proprio a causa di questo disagio familiare, nel settembre del 2013 il minore fu collocato in una Casa Famiglia. Qui, dopo quasi tre anni, venne a galla l’incubo vissuto dal bambino. Negli ultimi mesi del 2016 infatti, emerse il grave disagio socio-familiare ma soprattutto gli abusi sessuali subiti da parte di una persona adulta, indicata dal bambino come vicino di casa. Gli abusi sessuali sarebbero proseguiti fino alla seconda metà dell’anno 2016, quando il Tribunale per i Minorenni di Bari vietò il rientro del minore in famiglia.
I colloqui con il minore, effettuati dagli psicologi della struttura, fecero emergere quello che avrebbe subito il bambino da parte il suo abusante, che non si era limitato a toccare le parti erogene del minore, ma lo aveva costretto a diverse pratiche sessuali.
La Terza Sezione della Squadra Mobile di Foggia, specializzata nei reati in danno di minori e nei reati sessuali, ha effettuato diverse audizioni protette, anche con l’ausilio dello psicologo della Polizia di Stato, rivelatesi di fondamentale importanza. Grazie alla sensibilità e professionalità degli investigatori, riusciti a conquistare la fiducia del piccolo e ad instaurare con lui un rapporto di grande vicinanza, si è potuto riscontrare il quadro allarmante sin qui descritto, impostato su figure genitoriali completamente assenti e su una serie di ripetuti abusi patiti dalla vittima. Tutto questo ha consentito di assicurare alla giustizia l’autore dei reati e di aiutare il piccolo ad iniziare una vita serena.
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