Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Ott 23, 2017 Redazione Cronaca 0
Il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri: “Il caso di Nicolina ci ha scosso. C’è un vuoto dal 2013 alla morte della ragazza”.
“È assurdo che mentre puntiamo tutto sulla tecnologia, poi tra uffici non si comunica. Il caso di Nicolina ci ha scosso: faremo di tutto perché non succeda più. Lo dobbiamo a lei”. A parlare in merito alla drammatica vicenda di Nicolina Pacini, la 15enne uccisa a Ischitella lo scorso 20 settembre dall’ex compagno della madre, è il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri.
Per l’esponente del Governo, intervistato dal “Tirreno”, “è giusto che si ricostruisca tutto l’iter della vicenda della famiglia di Nicolina Pacini, con il Tribunale dei minori di Bari, con la Procura presso il Tribunale, con i servizi sociali, le forze di polizia”.
Le parole del sottosegretario giungono dopo la polemica tra i legali dei genitori di Nicolina Pacini e la magistratura minorile di Bari. L’avv. Gelsomina Cimino, difensore di Donatella Rago ed Ezio Pacini, madre e padre della ragazza, infatti, ha parlato di ormai provata “responsabilità dei servizi sociali e dei Tribunali”: Nicolina quel giorno si trovava a Ischitella, dove viveva anche il suo assassino (già denunciato e già conosciuto per i suoi gesti estremi), perché i servizi sociali avrebbero detto alla madre che non poteva portare i figli via con sé.
Per il presidente del Tribunale per i Minorenni di Bari, Riccardo Greco, invece “ad aver violato il provvedimento del Tribunale per i minorenni di Firenze, che disponeva l’affidamento dei fratelli Pacini ai servizi sociali e il collocamento con la madre presso la residenza dei nonni materni, “è stata proprio la mamma, che li ha lasciati ed andata via”, tornando a Viareggio dove si trovava quando la figlia è stata uccisa.
Per il sottosegretario alla Giustizia, che si è sentito con il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bari, le parole di Riccardo Greco sono state “male interpretate”. Cosimo Ferri spiega infatti di non “ravvedere responsabilità dei magistrati di Bari” ma riconosce che qualcosa non ha funzionato: “C’è stata un’interruzione nel percorso che ha riguardato i due minori” fa notare il sottosegretario. “E questo deve farci riflettere, perché qualcosa evidentemente non ha funzionato”.
“Madre e figli andavano tutelati” aggiunge il sottosegretario “anche con una segnalazione più attenta da parte dei servizi sociali alle autorità competenti”. “Andava sollecitato ed ottenuto un provvedimento nuovo del Tribunale dei minori in Puglia”.
Andava comunicato come era mutata la situazione familiare, che c’era un compagno della madre, che c’erano state delle violenze, che la madre si era allontanata dai figli. E andavano segnalate anche le denunce. “Quello che è intercorso dal 2013 alla morte della ragazzina è un vuoto che andava colmato. E tutti sono chiamati alla responsabilità” conclude il Sottosegretario alla Giustizia.
Dic 16, 2021 0
Dic 07, 2021 0
Dic 03, 2021 0
Dic 01, 2021 0
Dic 01, 2021 0
Nov 29, 2021 0
Nov 29, 2021 0
Nov 09, 2021 0
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.