Gial Plast, dopo l’interdittiva antimafia l’azienda licenzierà i dipendenti segnalati

Mar 21, 2019 Redazione Cronaca 0

L’azienda si occupa di raccolta e gestione di rifiuti in diversi comuni della Puglia

Dopo l’interdittiva antimafia notificata a Gial Plast, l’azienda con sede nella zona industriale di Taviano (Lecce) che si occupa di raccolta e gestione di rifiuti in diversi Comuni della Puglia (tra cui 3 comuni della Provincia di Foggia), annuncia che saranno allontanati sia i 30 dipendenti che l’amministratore segnalati dalla Prefettura di Lecce.

Gli avvocati Luigi Quinto e Michela Bonsegna, che rappresentano la società, fanno sapere che la Gial Plast avvierà le procedure di licenziamento dei 30 lavoratori impiegati nelle varie sedi. Personale che, secondo l’informativa firmata dal prefetto Maria Teresa Cucinotta, potrebbe non escludere condizionamenti della criminalità. Il tentativo di infiltrazione mafiosa sarebbe emerso infatti dalla presenza nell’organico della srl di una trentina di dipendenti, su 500 totali, in parte condannati in passato per i cosiddetti reati spia del condizionamento mafioso, in parte incensurati ma ritenuti comunque vicini alla criminalità organizzata, in parte, ancora, con precedenti penali generici.

I dipendenti in questione sono impiegati nelle diverse sedi della società, quindi in Comuni delle Province di Lecce, di Brindisi e di Foggia.

Sarà allontanato anche l’amministratore delegato che risulta avere precedenti penali a carico, “in parte definiti con sentenza di non luogo a procedere per prescrizione, in parte con assoluzioni per insussistenza del fatto ed uno ancora in fase dibattimentale”, come specificato in una nota dell’azienda.

Nelle prossime ore, la Prefettura, di concerto con Raffaele Cantone, presidente dell’Anac – Autorità nazionale anticorruzione – provvederà alla nomina di commissari che governino la società in attesa di verifiche e approfondimenti, affinché non venga interrotto il servizio pubblico svolto.