Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Apr 27, 2019 Redazione Cronaca 0
Il 28enne è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco nei pressi della sua abitazione a Vieste
Ucciso a colpi di arma da fuoco. Così è morto Girolamo Perna, il 28enne ritenuto a capo dell’omonimo clan di Vieste.
Il fatto è successo a Vieste nella serata di ieri 26 aprile, intorno alle 21.00, nei pressi dell’abitazione di Perna, a qualche chilometro dal centro della cittadina. Perna era in compagnia di una seconda persona quando è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco, probabilmente da fucile calibro 12, che lo hanno gravemente ferito. A nulla è servito il trasporto in ospedale, Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo, dove l’uomo è morto poco dopo il ricovero.
Illesa la persona che era con il giovane boss e che è stata sottoposta ad interrogatorio dai carabinieri che indagano sull’accaduto.
L’omicidio si inserisce nella guerra tra i clan della criminalità organizzata viestana per il controllo del territorio e del traffico di sostanze stupefacenti provenienti anche dalla vicina Albania. Una guerra di mafia che dal gennario 2015 (quando è stato ucciso lo storico capoclan, Angelo “cintaridd” Notarangelo) conta ormai, compreso Perna, dieci morti ammazzati, una lupara bianca e sei tentati omicidi. Girolamo Perna era ritenuto capo del clan in lotta con quello definito degli ‘scissionisti’ capeggiati da Marco Raduano.
I Carabinieri hanno eseguito cinque stub, l’esame che serve per verificare la presenza di polvere da sparo su corpo e indumenti, a pregiudicati considerati appartenenti al clan Raduano. Gli investigatori dell’Arma hanno anche perquisito gran parte dei pregiudicati di Vieste con l’ausilio dei Carabinieri Cacciatori di Puglia.
Perna era già miracolosamente scampato a due agguati: il primo a settembre 2016 quando venne gambizzato davanti casa e il secondo a marzo 2017 quando era in auto nelle vicinanze della sua abitazione con la moglie e i figli. Tornato in libertà ad ottobre del 2018, Perna era sottoposto al regime della sorveglianza speciale.
L’omicidio di Perna potrebbe essere la risposta all’agguato mortale teso nei confronti di Francesco Pio Gentile il 21 marzo a Mattinata (FG). Entrambi gli omicidi si inseriscono nella sanguinosa guerra di mafia in atto a Vieste dal gennaio 2015 che conta ormai, compreso Perna, dieci morti ammazzati, una lupara bianca e sei tentati omicidi.
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