Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Ott 23, 2019 Redazione Cronaca 0
E’ il risultato della doppia operazione antimafia eseguita all’alba di oggi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia e coordinata dalla DDA di Bari
“Neve di Marzo”. Due operazioni antimafia della DDA di Bari eseguite dei Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia: fermati i due autori del tentato omicidio di Giovanni Cristalli avvenuto a Vieste e smantellato il gruppo criminale che gestiva i traffici illeciti su Vieste (FG) e nel Gargano con 15 misure cautelari custodiali eseguite per associazione a delinquere per il traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal c.d. “metodo mafioso” e dall’uso di armi.
Sabato scorso i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia hanno eseguito – su decreto della DDA di Bari – il fermo di due persone accusate del tentato omicidio, avvenuto nelle prime ore del pomeriggio del 14 ottobre in pieno centro a Vieste, di Giovanni Cristalli. Nel corso dell’esecuzione dei fermi, i Carabinieri hanno anche rinvenuto droga ed una molotov.
Le indagini sono state rapidissime. Principalmente attraverso l’esame di videocamere si è riusciti a delineare un quadro indiziario chiarissimo della dinamica e degli autori della sparatoria.
E nelle prime ore del mattino odierno gli stessi Carabinieri di Foggia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta sempre della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo nei confronti di 15 soggetti a vario titolo inseriti in gruppi criminali operanti nel territorio della stessa città di Vieste (FG).
Il violento controllo del territorio e la forza intimidatrice espressa da parte di tali soggetti arrivano a concretizzarsi anche con azioni efferate, compiute addirittura in pieno giorno, come difatti accaduto il 14 ottobre.
Il contesto criminale sul quale si è investigato riguarda la violenta contrapposizione tra i due gruppi nati dalla scissione dell’organizzazione a suo tempo capeggiata da Angelo Notarangelo, ucciso il 25 gennaio 2015, gruppi che si sono fronteggiati per il controllo del traffico e dello spaccio di stupefacenti nella cittadina, meta di un enorme flusso turistico e che per questo rappresenta una piazza di spaccio di enorme importanza. Si tratta di uno scenario di guerra culminato ultimamente con l’omicidio di Girolamo Perna dell’aprile scorso.
L’indagine è stata complessa ed articolata e costituisce l’approfondimento e la prosecuzione di quella che – nell’agosto 2018 – aveva consentito il fermo di Marco Raduano, Liberantonio Azzarone, Luigi e Gianluigi Troiano, diretta e coordinata sempre dalla DDA di Bari. Contestata al gruppo Raduano l’associazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal c.d. “metodo mafioso”, e dall’uso di armi.
Durante le indagini, iniziate nell’estate 2017, diversi sono stati gli arresti operati dagli investigatori dell’Arma, come anche gli importanti recuperi di stupefacente (cocaina, marijuana e hashish) e di armi, anche da guerra.
Complessivamente, nell’indagine convenzionalmente denominata “Neve di Marzo”, gli indagati sono oltre una trentina. Le investigazioni sono state sviluppate dagli inquirenti con modalità tradizionali, strettamente connesse al monitoraggio dinamico del territorio, ma pure con mirate indagini tecniche, anche di ultima generazione.
E’ interessante sottolineare che le due operazioni, se da un lato hanno portato a termine lo smantellamento del clan Raduano, dall’altro hanno consentito di stroncare sul nascere – con i fermi – il tentativo della criminalità organizzata viestana di ricostituire, dalle ceneri dei vecchi sodalizi, nuove entità associative di tipo organizzato.
Le operazioni di perquisizione ed arresto dei militari dell’Arma si sono svolte anche mediante l’impiego dei Reparti speciali dei Carabinieri, tra cui il Nucleo Elicotteri, il Nucleo Cinofili e lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori.
Si ricorda che anche il gruppo contrapposto, facente capo al defunto Perna, è stato recentemente colpito (3 giugno 2019) con una operazione (denominata “Scacco al Re”) del mese di giugno scorso, con l’arresto dei cugini Claudio e Gianni Iannoli, chiamati a rispondere del tentato omicidio di Marco Raduano del 21 marzo 2018, secondo episodio della c.d. “triade del 21 marzo”
A questo proposito, si ricorda che il 21 marzo 2019 è stato ucciso Pio Francesco Gentile, per il quale delitto le indagini sono tuttora in corso. Il 21 marzo 2017 invece l’omicidio di Giuseppe Silvestri detto “l’Apicanese”, per il quale sono stati arrestati Matteo Lombardi e Antonio Zino mentre il 21 marzo 2018 fu commesso il tentato omicidio di Marco Raduano, per il quale, come detto, sono stati arrestati i cugini Iannoli.
SOGGETTI DESTINATARI DELL’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE
IN CARCERE
– DELLA MALVA Danilo Pietro, alias “meticcio”, nato a San Giovanni Rotondo il 08.10.1986;
– NOTARANGELO Michele, alias “Cristoforo”, nato a San Giovanni Rotondo il 20.09.1996;
– CODA Orazio Lucio, nato a Manfredonia il 13.11.1989;
– MONACIS Nicola, alias “lampadina”, nato a Manfredonia il 01.03.1999;
– CARPANO Davide, alias “Daviduccio”, nato a Foggia il 15.05.1991;
– LO RUSSO Giuseppe, alias “il nero”, nato a San Giovanni Rotondo il 07.11.1998;
– DE VITA Francesco Paolo, nato a Manfredonia il 21.10.1994;
– SICIGNANO Carlo, nato a San Giovanni Rotondo il 26.07.1996;
– RINALDI Bruno, nato a San Giovanni Rotondo il 01.06.1999;
– CIUFFREDA Gianmichele, alias “paparedd”, nato a San Giovanni Rotondo il 31.07.1987;
– CASAMASSIMA Paolo, nato a San Giovanni Rotondo il 29.08.1986;
AI DOMICILIARI
– GRILLI Giovanna, nata a San Giovanni Rotondo il 02.04.1996;
– DE VITA Luca Pio, alias “Lucapone”, nato a Montebelluna (TV) il 24.05.1999.
SOGGETTI SOTTOPOSTI A FERMO PER TENTATO OMICIDIO
– NOTARANGELO Michele, alias “Cristoforo”, nato a San Giovanni Rotondo il 20.09.1996;
– PINTO Michele, alias “la formica”, nato a San Giovanni Rotondo il 25.11.1995.
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