Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Gen 25, 2020 Redazione Cronaca 0
Una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’uomo che, il 13 aprile 2019 a Cagnano Varano, uccise a colpi di pistola il maresciallo dei Carabinieri Vincenzo Di Gennaro e ferì il carabiniere Pasquale Casertano
Giovedì scorso i Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Foggia, nei confronti di Papantuono Giuseppe, 66enne pregiudicato di Cagnano Varano, in quanto ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.
Il provvedimento restrittivo è stato notificato presso in carcere di Foggia, dove il Papantuono si trova detenuto dal 13 aprile dello scorso anno, in attesa di giudizio, per l’omicidio volontario, commesso quello stesso giorno, del Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Di Gennaro Vincenzo Carlo e quello tentato nei confronti del Carabiniere Casertano Pasquale, entrambi in servizio alla Stazione Carabinieri di Cagnano Varano.
La misura cautelare è il primo risultato di un’accurata indagine eseguita dal 15.12.2018 al 04.04.2019, con l’ausilio anche di attività tecniche intercettive, dai Carabinieri del NORM della Compagnia di Vico del Gargano, in collaborazione proprio con la Stazione del Maresciallo Di Gennaro sotto le direttive della Procura della Repubblica di Foggia, che aveva consentito di accertare e documentare l’attività di spaccio di cocaina posta in essere dal PAPANTUONO. Procura e Carabinieri erano riusciti a provare come il Papantuono, apparentemente ciondolando tra un bar e l’altro, in quella stessa piazza dove il 13 aprile scorso avrebbe poi vigliaccamente sparato a tradimento ai due Carabinieri, rifornisse invece di cocaina diversi tossicodipendenti del paese.
La Procura della Repubblica di Foggia, raccolte quindi le prove fornite dai militari, compresi i sequestri di stupefacenti e denaro operati nei confronti dell’indagato, aveva trasmesso al GIP del Tribunale una ben motivata richiesta di misura cautelare, e questi, valutato positivamente il materiale offerto, aveva emesso l’ordinanza ora eseguita.
Papantuono, come sopra ricordato, si trova già nel carcere di Foggia da quel 13 aprile, e proprio per i drammatici fatti di quel giorno giovedì prossimo, il 30 gennaio, avrà inizio il processo nei suoi confronti, che, a seguito dell’autorizzazione ottenuta dal Ministero della Difesa, vedrà anche l’Arma dei Carabinieri tra i soggetti danneggiati costituitisi parti civili.
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