Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Nov 15, 2021 Redazione Cronaca 0
I fatti per cui si è arrivati al fermo sono riconducibili ad una violentissima aggressione avvenuta nel pomeriggio del 13 novembre
Nella mattinata di ieri 14 novembre i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo unitamente ai colleghi della Stazione Carabinieri di San Marco in Lamis hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di C.N., 43enne di San Giovanni Rotondo, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.
I fatti per cui si è arrivati al fermo sono riconducibili ad una violentissima aggressione avvenuta nel pomeriggio del 13 novembre presso la masseria di altro cittadino sangiovannese sita in località Calderoso, agro di San Marco in Lamis. In particolare il proprietario di quella masseria veniva ivi raggiunto dal suo aggressore che a causa di futili motivi dopo averlo strattonato e condotto fuori dall’abitazione rurale, lo percuoteva ripetutamente con un grosso bastone, colpendolo il più delle volte in testa, tanto da stordirlo e lasciarlo ivi esanime. Il malcapitato riusciva comunque ad allertare i suoi familiari che dopo averlo raggiunto, lo accompagnavano presso il pronto soccorso dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Quei sanitari dopo averlo sottoposto a vari accertamenti strumentali lo riscontravano affetto da “trauma cranico non commotivo ed emorragia cerebrale” e dichiarato in prognosi riservata. Considerate le gravi condizione veniva sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre le fratture cerebrali e l’emorragia.
I Carabinieri intervenuti riuscivano tempestivamente a ricostruire l’accaduto, acquisendo gravi indizi di colpevolezza a carico della persona fermata, ritenuta responsabile di tentato omicidio, atteso che la gran parte delle ferite ed i danni strutturali sono stati localizzati al cranio dell’aggredito. I gravi indizi di colpevolezza raccolti venivano convogliati in un’informativa di reato trasmessa immediatamente alla Procura della Repubblica di Foggia che a stretto giro, corroborando l’attività svolta dai Carabinieri, emetteva il decreto di fermo eseguito la mattina del 14 novembre.
Nei prossimi giorni si terrà l’udienza di convalida del fermo da parte del GIP del Tribunale di Foggia, mentre il fermato dopo le formalità di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lucera a disposizione dell’A.G. mandante.
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