Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Ott 27, 2016 Redazione Economia 0
Emerge l’identikit dei cittadini pugliesi che richiedono il Red: età tra i 30 e i 45 anni, istruiti e con figli a carico. Foggia tra le Province da cui giunge la maggior parte delle richieste
Sono 25.500 le domande presentate dai cittadini pugliesi che dallo scorso luglio hanno chiesto di accedere al Reddito di dignità (REd), la misura di contrasto alla povertà e inclusione sociale messa a punta dalla Regione Puglia. Di queste sono state ammesse 3mila domande.
I dati sono stati illustrati ieri durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro, la consigliera del presidente per l’attuazione del programma, Titti De Simone, e la dirigente del settore Welfare, Anna Maria Candela.
Entro dicembre saranno avviati i primi 3mila beneficiari che avranno la possibilità di sottoscrivere con i Comuni i progetti di inclusione sociale con l’abbinamento a un progetto di tirocinio o di sussidiarietà, con la partenza del beneficio economico. Nella prima annualità la Regione conta di arrivare a 20.000 beneficiari.
L’obiettivo, è stato sottolineato, è rispondere a una platea di 20mila beneficiari entro il 2017. Intanto la Puglia “è l’unica Regione che ha uno strumento proprio di attacco alla povertà sociale – ha rilevato De Simone – che ha assorbito il Sia e lo sta trascinando”. Negro ha poi spiegato che il Red “non è una elemosina per disoccupati come è stato definito da una emittente locale, ma un avvio al recupero della dignità di persone in forte disagio economico».
La risposta da parte dei privati per i tirocini è stata considerata “buona”, poiché in tremila hanno manifestato il proprio interesse da settembre, ma “migliorabile”. Per questo venerdì prossimo partirà un «tour per sensibilizzare ancora di più le imprese e avere maggiore risposta su tirocini formativi».
“Ci aspettiamo – ha dichiarato il presidente Emiliano – che altre imprese diano la loro disponibilità ad effettuare i tirocini e possano dunque utilizzare questo strumento per ricercare la manodopera e le professionalità di cui hanno bisogno e che i Sindaci ancora di più spingano sulle piccole e medie imprese del territorio per ottenere queste disponibilità”.
Dalle domande presentate è emerso anche il profilo dei cittadini che richiedono il Red.
“Oggi sappiamo che Red viene utilizzato dai working poors, i lavoratori poveri, che hanno un’età tra 30 e 45 anni di media, con titolo di studio e con figli a carico non necessariamente minori. Insomma – ha spiegato Titti De Simone – una fotografia di una classe media che ha bisogno di sostegno”.
La misura non intercetta solo chi è in condizioni di “estrema povertà”, come ha fatto notare la dott.ssa Candela, ma “la fascia media delle comunità locali”. Infatti rispecchia l’identikit degli “italiani che si rivolgono alla Caritas”: età media di 44 anni (il 56% dei richiedenti il Red) e con un livello di istruzione medio-alto (laurea o diploma)”. Inoltre ad avere presentato domanda sono per il 56% donne, mentre il 58,4% del totale dei richiedenti ha una famiglia con almeno un minore. A voler accedere al Red sono “sei pugliesi su mille”.
Le province da cui proviene la maggior parte delle richieste sono “Taranto (7,2 su mille), Bat (6,7 per mille) e Foggia (6,5 per mille)”. Le città con più domande presentate sono Bitonto (10,8 domande su mille abitanti) e Taranto (10,8).
“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto – ha detto il governatore Michele Emiliano – siamo la prima regione italiana a lanciare il reddito di dignità, che consente di sostenere chi è in difficoltà e reinserirlo nel mondo del lavoro. Tra poche settimane cominceranno i primi 3000 tirocini formativi, questo significa che in appena un anno di nostra amministrazione, il ReD va a regime”.
La Redazione
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