Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Nov 08, 2016 Redazione Economia 0
Aumenta il rischio delle frodi: Coldiretti Puglia consiglia di acquistare direttamente dai produttori, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica
È l’effetto del crollo del 40% della produzione registrato nella campagna olearia 2016/2017. Per questo alla borsa merci di Bari, la più rappresentativa a livello nazionale, si segna un aumento significativo dei prezzi rispetto al 2015: il 54% ovvero dai 3,70 euro al kg della scorsa campagna si è passati ai 5,70 euro di oggi.
A far scattare l’allarme è Coldiretti Puglia che mette l’accento anche su un’altra faccia negativa del calo della produzione nello stivale di Italia:
“La penuria di olio pugliese – secondo Coldiretti – fa crescere anche i rischi di frode ed inganni in una situazione in cui c’è più olio spagnolo che italiano nelle bottiglie riempite a livello nazionale che in 2 casi su 3 contengono prodotto straniero proveniente per oltre il 60% dalla Spagna, il 25% dalla Grecia, il 10% dalla Tunisia”.
Per questo Coldiretti Puglia ha donato una bottiglia di olio extravergine al Presidente della Regione Emiliano, al Presidente del Consiglio regionale Loizzo, ad assessori e consiglieri regionali, impegnati oggi in Consiglio regionale, per far assaggiare l’Evo novello e chiedere un impegno condiviso per promuovere il consumo di olio pugliese attraverso campagne di comunicazione ad hoc e contro frodi e sofisticazioni.
Il consiglio di Coldiretti è quello di guardare con più attenzione le etichette ed acquistare oli extravergine ottenuti al 100 per 100 da olive italiane, quelli a denominazione di origine DOP o di acquistare direttamente dai produttori nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.
Il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come ‘Made in Italy’. In Puglia le importazioni complessive di oli di oliva ammontano in media a circa 87.000 tonnellate, di contro le esportazioni si aggirano sulle 38.000 tonnellate.
“Gli oli di oliva stranieri – precisa la Coldiretti – percorrono centinaia di chilometri in nave e/o in autobotti che non solo contribuiscono all’emissione di CO2 nell’atmosfera, ma proprio per le condizioni di trasporto si degradano. Gli oli di importazione vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri.”
Sotto accusa è la mancanza di trasparenza nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile. Inoltre spesso bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande evidenza immagini, frasi o nomi che richiamano all’italianità fortemente ingannevoli.
I consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente. Attenzione anche al ristorante dove secondo l’indagine on line condotta dal sito www.coldiretti.it sono fuorilegge 3 contenitori di olio su 4 (76%) che usano vecchie oliere o non rispettano l’obbligo del tappo antirabbocco entrato in vigore quasi 2 anni fa con la legge europea 2013 bis, approvata dal Parlamento e pubblicata sul supplemento n.83 della Gazzetta Ufficiale 261, che prevede anche sanzioni che vanno da 1 a 8mila euro e la confisca del prodotto
“Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità – conclude la Coldiretti – deve essere profumato all’esame olfattivo deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la nostra salute.”
Una battaglia, quella che oggi la Coldiretti ha portato nell’Aula del Consiglio regionale, condivisa dalle diverse forze politiche, da Forza Italia con il presidente del suo Gruppo Consiliare, Andrea Caroppo, che ha invitato la Giunta a sostenere seriamente “un settore trainante per la nostra economia, bersagliato anche da provvedimenti incomprensibili e deleteri dell’Unione Europea”, al Partito Democratico con il Presidente del Gruppo Michele Mazzarano che ha evidenziato come l’allarme in merito alle frodi coinvolge tutti.
Per i Conservatori e Riformisti però il problema non viene affrontato con la serietà che merita:
“Sia in Puglia sia a Bruxelles, attraverso il nostro leader Raffaele Fitto, da più di un anno abbiamo sollevato il problema dell’immissione di olio straniero sui nostri mercati e sulle nostre tavole con il doppio danno di far male ai nostri produttori e alla nostra salute. I dati della Coldiretti – sostengono in una nota i Consiglieri regionali del Gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola – ci fanno solo capire che il problema sta sfuggendo di mano. Per questo chiediamo all’assessore regionale all’Agricoltura di attivarsi sul piano nazionale con il ministro Martina non solo per rivendicare una maggiore tutela del Made in Puglia e delle sue eccellenze migliori, come l’olio d’oliva extravergine, ma anche un maggior controllo alle frontiere (a cominciare dai porti) per evitare importazioni illegittime”.
La Redazione
Dic 16, 2021 0
Dic 07, 2021 0
Dic 03, 2021 0
Dic 01, 2021 0
Set 03, 2021 0
Apr 12, 2021 0
Mar 25, 2021 0
Mar 11, 2021 0
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.