Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Ott 04, 2017 Redazione Economia 1
In affitto i gioielli del mare: si tratta in tutto di 17 strutture di cui 8 fari in gestione a Difesa Servizi e altri 9 in gestione all’Agenzia del Demanio
Dopo il successo dei due bandi precedenti con cui ben 24 beni tra fari, torri ed edifici costieri, sono stati assegnati a privati per avviarli a nuova vita, parte il terzo bando di gara del progetto Valore Paese.
La presentazione del bando si è tenuta ieri a Civitavecchia, a bordo della prestigiosa nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci, con il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, e l’Amministratore Delegato di Difesa Servizi S.p.A. Fausto Recchia, alla presenza del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, del Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta, e del Segretario Generale del MiBACT, Carla Di Francesco.
La nuova edizione coinvolge 17 beni in Italia che saranno recuperati e sottratti al degrado grazie a progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili, nel pieno rispetto della tutela e salvaguardia del territorio.
Il bando, che si chiuderà il 29 dicembre prossimo, conferma la modalità di partecipazione alla gara pubblica, che prevede l’affitto delle strutture fino ad un massimo di 50 anni, e coinvolge per la prima volta nuove regioni, come Liguria e Marche, e piccole isole della laguna veneta. Si tratta di immobili molto belli, immersi in contesti di grande suggestione, che diverranno luoghi dedicati al turismo, alla natura, alla cultura, all’ambiente.
Previste delle novità nei criteri di valutazione delle offerte: sarà dato maggior peso alla qualità della proposta progettuale che sarà valutata con un punteggio pari al 70% rispetto all’offerta economica, alla quale potrà essere assegnato un punteggio massimo del 30%.
Come nelle edizioni precedenti tante strutture si trovano in Sicilia, Calabria e Puglia, a conferma dell’attenzione dell’iniziativa per il rilancio dell’imprenditoria nelle regioni meridionali.
Il portafoglio 2017 è costituito da 8 fari in gestione a Difesa Servizi S.p.A.: in Toscana a Porto Santo Stefano (GR) il Faro di Punta Lividonia, in Calabria il Faro di Punta Stilo, vicino Reggio Calabria, il Faro di Punta Alice, vicino a Crotone, e il Faro di Capo Rizzuto a Isola Capo Rizzuto (KR); in Sicilia ci sono il Faro Dromo Caderini a Siracusa, il Faro Punta Marsala sull’isola di Favignana (TR), il Faro di Capo d’Orlando a Messina e il Faro Punta Omo Morto a Ustica (PA).
A questi si aggiungono altri 9 beni, di varia tipologia, in gestione all’Agenzia del Demanio: nella Laguna di Venezia si trovano l’Isola di San Secondo e l’Ottagono di Ca’ Roman, in Liguria a Camogli (GE) il Faro Semaforo Nuovo, sul promontorio di Ancona il Faro del Colle dei Cappuccini; in Puglia quest’anno ci sono la Torre Monte Pucci a Peschici (FG) e la Torre d’Ayala a Taranto, mentre in Calabria la Torre Cupo di Corigliano Calabro (CS); chiudono il Faro di Riposto vicino Catania e il Faro di Capo Santa Croce ad Augusta (SR).
Come compare dall’elenco tra i beni situati in Puglia c’è anche la torre di Monte Pucci, la torre di avvistamento che si trova al confine tra il territorio di Vico del Gargano e Peschici e che domina l’intera Piana di Calenella innalzandosi come un tronco di piramide a strapiombo sul mare. Realizzata intorno al XVI secolo e disposta su due livelli, si trova in posizione tale da permettere di godere della vista dell’alba e del tramonto sul mare, regalando uno dei panorami più affascinanti di tutto l’Adriatico. Il bene è stato oggetto del protocollo di intesa tra Agenzia Regionale del Demanio e il Comune di Peschici firmato lo scorso 13 settembre.
Valore Paese-FARI è un’iniziativa strategica che, oltre a consentire allo Stato di garantire la tutela e il recupero di questi “gioielli del mare”, offre un’opportunità concreta per sviluppare impresa e generare un significativo ritorno economico e sociale, anche per il territorio circostante.
I numeri del progetto sono una conferma del raggiungimento di questi obiettivi: nel corso di due anni sono state assegnate 24 strutture, 9 fari con il primo bando 2015 e nel 2016 15 tra fari, torri ed edifici costieri, e lo Stato incasserà complessivamente 760.000 euro/annui (15.4 milioni nell’intero periodo di concessione) con un investimento da privati di 6 milioni nel 2015 e di 11 milioni nel 2016, per un totale di 17 milioni di investimenti diretti e una ricaduta economica complessiva di 60 milioni. Positivo anche il risvolto occupazionale che conterà 300 operatori.
Di seguito tutti i beni oggetto del bando
Il Faro del Colle dei Cappuccini – Ancona – Marche
Faro Capo Santa Croce – Augusta (SR) – Sicilia
Il Faro Semaforo Nuovo a Camogli (GE) – Liguria
L’Isola di San Secondo – Venezia – Veneto
L’Ottagono di Ca’ Roman – Venezia – Veneto
Torre Cupo – Corigliano Calabro (CS) – Calabria
La Torre d’Ayala – Taranto – Puglia
Faro di Riposto – Catania
Torre Monte Pucci – Peschici (FG)
Il Faro di Punta Lividonia – Porto Santo Stefano – Grosseto – Toscana
Il Faro di Punta Stilo – Monasterace (RC) – Calabria
Il Faro di Punta Alice – Cirò Marina, Crotone – Calabria
Il Faro di Capo Rizzuto – Isola di Capo Rizzuto – Crotone – Calabria
Il Faro Dromo Caderini – Siracusa- Sicilia
Il Faro di Punta Marsala – Favignana (TR) – Sicilia
Il Faro di Capo d’Orlando – Messina – Sicilia
Il Faro di Punta Omo Morto – Ustica, Palermo – Sicilia
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Commenti: “Fari e torri in affitto per 50 anni, al via il bando: in Puglia c’è la Torre di Monte Pucci”