Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Nov 18, 2014 Redazione Il caso 1
“Lavoro, dignità, cambiamento”, queste le parole dello slogan scelto per la manifestazione che si è svolta ieri nella cittadina garganica.
Non c’erano solo i militanti del Cerbero, l’Associazione culturale nata a Vico del Gargano a febbraio del 2014. Alla protesta che si è svolta ieri per le strade della cittadina garganica hanno partecipato anche operai edili, agricoltori e titolari di attività commerciali. Tutti insieme per chiedere a gran voce le dimissioni del sindaco della cittadina Michele Sementino e della sua giunta, colpevoli, secondo i sostenitori dell’iniziativa, di non aver fatto niente per migliorare le problematiche che affligono i cittadini.
A capo della protesta Daniele Cusmai, presidente dell’Associazione Cerbero, che alla fine del corteo ha tenuto un pubblico comizio in Piazza San Domenico:
“Siamo tutti qui per dirvi che ci avete stancato – ha esordito Cusmai davanti ai manifestanti – si diceva che dovevano arrivare anche gli agenti in assetto antisommossa, forse perché qualcuno credeva che questa gente avrebbe manifestato il proprio dissenso spaccando vetrine o accendendo macchine, ma queste sono cose da miserabili. Io vi garantisco che in questa piazza di miserabili non ce ne sono. Miserabili sono quelli che in questo momento sono dietro la scrivania a scaldare la poltrona nel palazzo. Qui c’è solo gente che chiede lavoro, dignità e cambiamento. E, per avere ciò, l’unica soluzione è che voi dovete andare a casa”.
Nella piazza antistante la sede del Comune di Vico del Gargano, le parole del presidente del Cerbero non hanno risparmiato nessuno:
“Abbiamo chiesto da un anno e mezzo il dialogo con questa amministrazione, forse illudendoci di avere una risposta. Per quanto mi riguarda alle nostre azioni abbiamo avuto solo multe”.
Il piano urbanistico. Cusmai ha ricordato l’interesse dell’amministrazione nel piano urbanistico generale, un piano la cui elaborazione “è costata ai cittadini 300mila euro”.
“Il punto interrogativo era riqualificare o edificare. Voi avete scelto la seconda. Allora edifichiamo dove c’è una decrescita della popolazione e costruiamo case per 5000 abitanti. Anche per riempire queste case cercheremo comparse? Edifichiamo o no a Calenella? La natura a settembre ha risposto come sappiamo. Volete edificare su una piana con vincoli e vi hanno bloccato. Siete fuori dal mondo. Fuori da ogni logica”.
L’alluvione. Tra le critiche dirette all’amministrazione non manca il riferimento ai violenti nubifragi che hanno colpito il Gargano agli inizi di settembre e che hanno provocato ingenti danni a imprese e territorio:
“L’unica squadra presente sul territorio di Vico e San Menaio – ha fatto notare Cusmai – era quella messa in piedi dall’associazione che rappresento. Ragazzi e ragazze nemmeno maggiorenni che si svegliavano la mattina alle 6 e tornavano a casa alle 19, sporchi di fango, stanchi, ma felici e con il sorriso, sulle labbra perché avevano aiutato chi ha perso tutto. E avete avuto anche il coraggio di dirci che dovevamo smettere di lavorare a Vico e San Menaio e se volevamo, potevamo andare a Rodi o Peschici. Che vi davamo fastidio? Ve lo diamo tuttora? Perché è abbastanza chiaro che voi non siete i nostri padroni e che noi non siamo i vostri cani da guardia. Non un grazie, né dal sindaco e né da nessun rappresentante della sua amministrazione, forse troppo impegnati nelle passerelle in giro per il Gargano dietro al Presidente del Consiglio e il presidente della Regione? Sindaco, tu ci sei andato nelle nostre campagne? Nei nostri tratturi a vedere danni e renderti conto che anche a Vico c’è stata l’alluvione? E il nostro consigliere con delega all’agricoltura dov’era? Anche in questa situazione il nulla assoluto”.
Le alleanze politiche. Sotto accusa è anche l’attività strettamente politica operata dal primo cittadino di Vico del Gargano:
“Tu – ha tuonato Cusmai rivolgendosi direttamente al sindaco Michele Sementino – hai fatto opposizione a Luigi Damiani dicendo che non ha mai fatto niente e tu in 18 mesi che hai fatto? Ci hai detto che il problema era Amicarelli, ma il problema sei tu e i tuoi capricci di fare il sindaco. Hai combattuto per anni contro Lello Sciscio, Vincenzo Murgola e Massimo Fiorentino ed ora invece li hai tutti attorno. Ipocrita e opportunista”.
La crisi occupazionale. Il giovane a capo dell’associazione Cerbero ha rimproverato inoltre la giunta, e in particolare il sindaco, di non aver messo in atto alcuna politica tesa ad aumentare l’occupazione a Vico del Gargano.
“Quest’estate hai detto che alle 6 scendevi a San Menaio con le borse lavoro. Ora ci passi in piazza San Francesco la mattina a vedere quanta gente non lavora? Lo sai che quelli che lavorano nelle campagne e nelle imprese edili orano sono a spasso, come devono portare avanti le loro famiglie continuando a guardare ditte esterne che lavorano mentre loro stanno a casa? Queste persone non sanno come devono pagare la prossima bolletta. Volete aiutare questo paese a crescere o servite solo a stare dietro al Santo con la fascia tricolore?”.
I rifiuti e la raccolta differenziata. Cusmai ha lamentato la mancanza di interventi da parte dell’amministrazione anche riguardo ai disagi provocati dalla ditta che a Vico del Gargano gestisce la raccolta della nettezza urbana.
“Mai una risposta da parte dell’assessore Matano. Non è la prima volta che chiedo le sue dimissioni. Il suo non operato ha reso Vico un paese indecoroso, sporco. È facile dare la colpa ai cittadini. E’ facile dire che ci sono orari per gettare l’immondizia e giorni per differenziarla. Ma secondo me è più facile dire che questa ditta è inappropriata per questo paese perché il proprio dovere non lo fa. Qualcuno di voi ha mai visto le isole ecologiche, avete mai ricevuto i sacchetti biodegradabili alla fine di ogni mese? Avete mai visto derattizzazioni, disinfestazioni, pulizia spiaggia? Però quando c’è da riscuotere le tasse, sapete bussare alle porte dei cittadini. Voi non siete stati capaci di gestire la situazione, anzi continuiamo a pagare circa 100mila euro al mese. Qua c’è gente che va avanti con 50 euro a settimana e voi avete il doppio stipendio”.
Amministratori fantasmi. Per Cusmai l’amministrazione ha fallito su tutti i fronti e i cittadini non si identificano più con i propri amministratori:
“Perché non chiedete alla produzione del film (la serie tv “Questo è il mio paese” le cui riprese saranno realizzate anche a Vico del Gargano, N.d.R.) di diventare amministratori di ‘Calura’ se tanto ci tenete ad amministrare. Potete farlo in un paese di fantasia, perché farlo in paese reale non è per voi. Per vedere riaperto il Palazzo della Bella, aspettavamo la fiction. Non abbiamo studiato un piano per riqualificarlo, per riappropriarci dei beni sul nostro territorio, per renderli di nuovo risorsa attiva del paese”.
“Sindaco, dimettiti”. L’invito di Cusmai è chiaro ed esplicito. A nome della sua associazione e dei suoi sostenitori, chiede le dimissioni del sindaco:
“Noi in questa piazza abbiamo scritto un pezzo di storia. Il Cerbero è nato da 3 persone. Oggi ad avere una tessera con il nostro simbolo sono in 40 e non è poco. Oggi noi abbiamo dato l’esempio a chi ha paura, a chi non trova la strada. E saremo sempre di più. Quando si parla di lavoro, vogliamo essere tutti uguali perché quando c’è da votare siamo tutti uguali e quando c’è da lavorare fate lavorare sempre gli stessi. Questa gente vuole lavorate anche se non è figlio, fratello, cugino, cognato e genero di nessuno. Sindaco, dimettiti e smettila con questa farsa”.
Un primo segnale. Dopo la protesta, l’amministrazione batte un colpo. Per domani 19 novembre, alle ore 10.00, presso l’Auditorium Comunale “R. Lanzetta” di Vico del Gargano, infatti, è stato fissato un consiglio comunale straordinario.
La Redazione
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lo sciopero a vico tanti traditori e spioni ma l amministrazione deve andare via perche la loro risposta e l unica che hanno dato e :il paese o muore di fame o no loro staranno li sopra vergogna