Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Gen 17, 2014 Redazione Il resto dell'Italia 0
Entro il 24 gennaio deve essere effettuato il pagamento della maggiorazione Tares. Ma che succede se il Comune non ha inviato il bollettino precompilato o se il versamento non è sufficiente? Non ci saranno sanzioni, parola del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta.
Presto non la sentiremo più nominare (anche se si continuerà a pagare), ma per il governo non è mai troppo tardi per dare spiegazioni sulla Tares, la tassa sui rifiuti introdotta nel 2013 e che nel 2014 verrà assorbita nella Tasi, una parte della Luc (nuova Imposta Unica Comunale). Nella confusione generale, tra disagi e proteste dei cittadini, solo due giorni fa è arrivata una conferma da Baretta: l’insufficiente versamento dell’addizionale Tares non sarà sanzionato nel caso in cui il Comune di appartenenza non abbia provveduto ad inviare ai cittadini i modelli di pagamento precompilati.
Nella sua spiegazione Baretta cita proprio il Dl 102/2013, contenente le disposizioni in materia di Tares (comma 4 bis, articolo 5), secondo cui:
«nel caso in cui il versamento relativo all’anno 2013 risulti insufficiente, non si applicano le sanzioni previste in tale ipotesi, qualora il Comune non abbia provveduto all’invio ai contribuenti dei modelli di pagamento precompilati in base all’applicazione delle disposizioni regolamentari e tariffarie di cui al presente articolo».
La maggiorazione Tares in questione, che va pagata entro il 24 gennaio, è la novità riguardante la tassa sui rifiuti introdotta dal Salva Italia nel 2013. Si tratta di un balzello aggiuntivo di 30 centesimi al metro quadrato che porterà circa un miliardo direttamente nelle casse dello Stato. Questa quota andava riscossa dai Comuni entro il 16 dicembre 2013 con un bollettino inviato ai contribuenti (e alcuni Comuni hanno provveduto), ma poi, con la Legge di Stabilità per il 2014 (comma 680), il pagamento della maggiorazione standard è stato posticipato al 24 gennaio (senza sanzioni o interessi di mora), invitando i Comuni ad inviare il bollettino precompilato. Sta di fatto però che migliaia di contribuenti sono ancora in attesa di questo bollettino e del relativo F24.
La Redazione
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