Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Gen 17, 2014 Redazione Il resto dell'Italia 0
Ha perso la vita mentre seguiva la sua passione. Così se n’è andato Luigi Michaud, ricercatore italiano 40enne del Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali dell’Università di Messina.
Michaud era impegnato nella XXIX Campagna italiana in attuazione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) che vede coinvolti ENEA, CNR e CSNA. Secondo quanto comunicato da Franco Ricci, capo della spedizione italiana dell’Enea, il ricercatore stava svolgendo attività scientifica subacquea per il prelievo di campioni nel tratto di mare di fronte alla base antartica italiana ”Mario Zucchelli”, a Baia Terra Nova, quando è stato colpito da un malore.
A nulla sono serviti le misure di sicurezza e l’intervento immediato dei soccorritori. Michaud non ce l’ha fatta perdendo la vita proprio nel mare che più amava, quello dell’Antartide, come hanno scritto i suoi colleghi del dipartimento di Scienze biologiche e ambientali che lo conoscevano “ma purtroppo in questa occasione gli è stato fatale”.
“Non potremo mai dimenticare – si legge nel messaggio pubblicato sul sito dell’Università di Messina – le doti umane e morali di Luigi, che sempre riusciva ad associare la sua grande statura a una simpatia unica nel suo genere”.
Sposato e padre di due bambini, Luigi Michaud si era laureato in Scienze biologiche nel 2001, aveva conseguito il dottorato in Scienze ambientali nel 2007 e aveva partecipato ad altre spedizioni in Antartide. Esperto di batteriologia polare, era giunto alla Stazione “Mario Zucchelli” il 9 gennaio scorso per svolgere ricerche nell’ambito di un progetto per lo sviluppo di nuovi antibiotici contro la fibrosi cistica.
Sgomento e dolore nell’intera comunità accademica messinese che si è stretta attorno ai familiari:
“L’idea di una giovane vita interrotta così tragicamente e prematuramente- scrive il rettore Pietro Navarra – ci addolora e ci lascia attoniti. Allo stesso tempo, l’amore per la ricerca e la scoperta, che ha sempre animato e spinto l’attività del dott. Luigi Michaud, non può che rappresentare un esempio assoluto per tutti noi. Ed anche per questo non dimenticheremo la sua figura e faremo di tutto per onorarla nel modo migliore”.
Profondo Cordoglio per il triste lutto che ha colpito l’intera comunità scientifica anche dal presidente del Cnr Luigi Nicolais:
“Gli uomini della ricerca italiana ai Poli – ha detto in una nota Nicolais – operano ogni giorno in condizioni ambientali estreme, animati dalla fede nella loro missione e dalla consapevolezza di svolgere una funzione importante per l’intera umanità, senza risparmiarsi e con grande coraggio. A Luigi Michaud, la cui vita si è interrotta così tragicamente nel mare che tanto amava, va il saluto commosso di tutto il Consiglio Nazionale delle Ricerche”.
Sul caso è in preparazione una relazione che sarà trasmessa al ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Maria Chiara Carrozza. Si tratta del primo grande lutto nella storia delle spedizioni italiane in Antartide.
La Redazione
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