Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Feb 09, 2014 Redazione Il resto dell'Italia 0
Tutti pazzi per lei: “La ragazza con l’orecchino di perla”. In mostra da ieri 8 febbraio al 25 maggio 2014, è arrivato al Palazzo Fava di Bologna, il celebre quadro di Vermeer. Sono attesi più di 220 mila visitatori, come ha dichiarato il curatore della mostra Marco Goldin.
Quadro ispiratore dell’omonimo romanzo scritto dal celebre Tracy Chevalier, seguito poi dal film che portò alla ribalta la giovane Scarlett Johansson, il capolavoro di Vermeer è esposto a Bologna, unica tappa in Europa, dopo la chiusura per restauri della sua “casa” ufficiale, il Mauritshuis dell’Aia, scrigno di tante opere che raccontano la Golden Age, l’età dell’oro della pittura olandese nel corso del XVII secolo.
“La ragazza con l’orecchino di perla” in tutta la sua bellezza avrà anche una voce: quella di Isabella Ragonese nell’audiolibro “Emons”, in download l’8 febbraio e in libreria a marzo, dal bestseller di Tracy Chevalier che torna per Neri Pozza a 9.90 euro.
Nei confronti di tale mostra non mancano le critiche del mondo della cultura. L’esplosione della cosiddetta Veermermania, fanno notare da più parti, farebbe dimenticare che dal 1885 é aperta la Pinacoteca nazionale cuore dell’arte italiana dei pittori dal 200 al 700.
Critiche all’iniziativa giungono anche da chi potrebbe trarre vantaggi economici e di prestigio per la città di Bologna, essendo l’unica tappa europea del quadro. Ad animare la polemica infatti è lo stesso assessore alla Cultura della città, Alberto Ronchi:
“Questo è spettacolo, non cultura. I quadri per le mostre si prestano, non si affittano come fa Goldin. Stiamo finanziando l’ampliamento di un museo olandese, pazzesco”.
E viene da pensare: ma tutte le nostre bellezze artistiche che fine fanno?
Valeria Santucci
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