Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 05, 2014 Redazione Il resto dell'Italia 0
C’è tempo fino al 15 marzo 2014 per segnalare l’edificio scolastico da sistemare. A dirlo è il neo premier Matteo Renzi che ha scritto una lettera agli ottomila sindaci italiani.
“Segnalateci una scuola, la sistemeremo”. Questo l’invito che Matteo Renzi rivolge a tutti i sindaci italiani. E lo fa scrivendo loro una lettera che, studiata o no, non sembra essere scritta da un uomo che è seduto sulla poltrona riservata al Presidente del Consiglio.
“Caro collega”- scrive Renzi “vestendo” ancora i panni di sindaco – ora la vostra e nostra priorità è l’edilizia scolastica. Vi chiedo di scegliere all’interno del vostro comune un edificio scolastico. Di inviarci entro il 15 marzo una nota molto sintetica sullo stato dell’arte”.
Ecco il messaggio chiaro e diretto del neo premier che aggiunge anche come questo non voglia essere la proposta di un patto istituzionale, ma più che altro un metodo di lavoro. Tutto questo per perseguire un obiettivo importante: segnare il 2014 come l’anno con “l’investimento più significativo mai fatto da un governo centrale sull’edilizia scolastica”.
A tutti i primi cittadini del Bel Paese non viene chiesto di inviare progetti esecutivi o dettagliati:
“Ci occorre, per il momento – precisa Renzi nella lettera – l’indicazione della scuola, il valore dell’intervento, le modalità di finanziamento che avete previsto, la tempistica di realizzazione. Semplice e operativo come sanno essere i sindaci”.
Da parte sua, Renzi promette il suo impegno in merito alle procedure burocratiche e allo sblocco delle risorse:
“Cercheremo nei successivi quindici giorni di individuare le strade per semplificare le procedure di gara, che come sapete sono spesso causa di lunghe attese burocratiche, e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna”.
L’importante è che i sindaci nel giro di poche ore mandino (all’email sindaci@governo.it) una sintetica nota contenente l’individuazione di un edificio scolastico, uno da loro ritenuto come la priorità del proprio comune.
Secondo il premier questa sarà un’occasione di rilancio della crescita economica, perché dalla crisi non si esce semplicemente con una ricetta economica:
“Dalla crisi – scrive Renzi nella lettera – si esce con una scommessa sul valore più grande che un Paese può incentivare: educazione, educazione, educazione”.
Parole queste che ricordano tanto quelle di Tony Blair quando lanciava la sua candidatura a guidare il governo britannico.
“Chiedetemi quali sono le mie tre priorità in un programma di governo e io vi risponderò: istruzione, istruzione, istruzione”.
Era il congresso del partito laburista nel 1996 a Blackpool. Lui al governo del suo Paese restò per 10 anni. Renzi è intenzionato a ricalcare le sue orme. È in questo quadro che rientra il suo programma di visitare ogni mercoledì una scuola italiana. Un programma che ora sta rispettando: oggi si trova in una scuola di Siracusa.
La Redazione
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