Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Nov 24, 2014 Redazione Il resto dell'Italia 0
È fatta. Alle 22,01 di domenica 24 novembre 2014 l’astronauta Samantha Cristoforetti, ha lasciato il pianeta Terra a bordo della Souyz dalla base di Baikonur, in Kazakhistan. Samantha è in orbita.
Poco prima delle 4, la navicella si è agganciata senza problemi alla Stazione spaziale internazionale, a bordo della quale Samantha, 37 anni, milanese, ingegnere, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e capitano pilota dell’Aeronautica Militare, resterà per i prossimi 6 mesi. Insieme a lei i suoi colleghi, il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry Virts.
“È andato tutto benissimo, abbiamo visto immagini spettacolari” ha commentato Samantha durante un collegamento con il centro di controllo a Mosca.
La telefonata con la mamma. Avrà anche un carattere d’acciaio, dei nervi di titanio e una tenacia da far paura, ma la mamma è sempre la mamma. Ed è stata proprio lei che la Cristoforetti ha salutato per prima nel collegamento dalla stazione internazionale che per tradizione apre ogni missione:
“Lo spazio è come lo sognavi?”, le ha chiesto la donna. “Molto meglio!” ha esclamato AstroSamantha, così come si fa chiamare su Twitter.
La missione in cui sarà impegnata Samantha si chiama Futura, durerà 6 mesi e sarà la seconda di lunga durata dell’Asi, Agenzia Spaziale Italiana, in accordo con la Nasa per la fornitura di tre moduli pressurizzati abitativi. Il lavoro sulla stazione spaziale dei tre astronauti comprende circa 200 esperimenti, di cui 10 dell’agenzia spaziale italiana. Alcuni si faranno solo fra qualche mese perché il materiale è andato perduto nell’incidente del razzo Antares.
I commenti. La partenza della prima donna italiana astronauta ha suscitato grande emozione:
“È il risultato della grande attività esercitata dall’Italia in campo spaziale, che ha portato il nostro Paese ad avere un ruolo di leadership in questo settore” ha detto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini dalla sede dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) di Tor Vergata, dove in tanti hanno seguito il lancio della missione Futura.
Orgoglio e grande soddisfazione nelle parole di Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana.
“Un’italiana nello spazio è una gioia doppia, è un simbolo per l’Italia, un’Italia che vince e un’Italia che si fa valere. Penso che il fatto che Samantha sia un’altra delle donne italiane vincenti a livello internazionale sia un grande messaggio per questa nazione – ha concluso Battiston – sappiamo primeggiare e competere quando ci sono le possibilità di farlo, e le donne italiane sono fra le prime al mondo”.
La Redazione
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