Ultimo aggiornamento 17 Dicembre 2021 - 13:38
Mar 12, 2015 Redazione Il resto dell'Italia 4
E’ l’unico gorilla presente in Italia e nato non in cattività. Gli esperti sono preoccupati per lui: è troppo annoiato
Ha uno spazio all’aperto tutto suo: pochi metri quadrati in cui muoversi, giocare, passeggiare, ma con una decina dei suoi passi riesce già a percorrerlo tutto. Ha una struttura in legno a disposizione, ma non sembra interessarlo più di tanto. Mastica lentamente ortaggi, frutta e foglie e riceve spesso la visita di qualcuno che cerca di attirare la sua attenzione chiamandolo o facendogli boccacce. E poi c’è lei: quella vecchia televisione piazzata nella zona notte che lo ipnotizza. È questa la giornata tipo di Riù, l’unico gorilla residente in Italia, per la precisione nello zoo Safari di Fasano, in Puglia.
È nato in Kenya più di trent’anni fa, ma è stato presto strappato dalla sua terra per essere portato in Europa, in qualche zoo o nei circhi. All’epoca era ancora possibile. E’ stato venduto al Circo Medrano che oltre a lui ha acquistato anche Pedro, un altro giovane gorilla. Da allora i due gorilla hanno sempre vissuto insieme, fin quando però, nel 2008, Pedro morì dopo una breve malattia. Da allora Riù è solo. In Italia non esiste nessun altro esemplare se non lui.
Sarà per questo che è così attratto dai documentari televisivi, dove vede animali di ogni tipo che corrono nei loro habitat naturali. Una scelta, quella di mettere una televisione nella sua“casa”, dovuta alla constatazione degli psicologi che il nemico di Riù è solo uno: la noia.
Ci sarebbe qualcos’altro che potrebbe tenerlo occupato, ma per ora è tutto congelato dalle solite questioni “burocratiche”. La soluzione sarebbe, infatti, fare accoppiare Riù con una “gorillessa”. Sarebbe perfetto non solo per strappare Riù dalla solitudine e dalla monotona vita che ha vissuto finora, ma anche per non far perdere il suo patrimonio di esemplare wild (non nato in cattività).
Il problema è che l’accoppiamento non può avvenire dove ora è Riù perché gli spazi non lo permettono. Per questo è in corso una disputa tra il ministero dell’Ambiente, competente per gli zoo, e la proprietà dello zoo safari di Fasano.
“Col ministero abbiamo il fronte aperto ma loro tergiversano – dice il direttore dello zoo, Fabio Rausa – abbiamo anche proposto di prelevare il seme di Riù, prima che sia troppo tardi, ma si sta perdendo tempo”.
Altra versione quella dei funzionari ministeriali:
“Ci sarebbero due gorille, a Copenhagen, che potrebbero accoppiarsi con lui ma non lì dov’è perché ci sono enormi problemi di spazi. Bisognerebbe che per il bene di questo gorilla lo si lasciasse andare ma la proprietà non vuole saperne”.
Già, ma il tempo passa anche per Riù che rischia così di invecchiare davanti alla tv.
La Redazione
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Bisogna dargli una compagna per accoppiarsi e non essere più solo. Buona fortuna!
Ma se muore in quel recinto che verrà’ messo
Se muore in quel recinto cosa verra ‘ messo perche’ io sono andato ma non c’era niente